Melandri: "Le MotoGP attuali non sembrano moto, le piste non sono sicure"

Melandri: "Le MotoGP attuali non sembrano moto, le piste non sono sicure"

L'INTERVISTA - "Nessun tracciato è adatto, da anni. Bezzecchi da titolo? E' cresciuto, ma Ducati non lascerebbe vincere un team satellite"

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14.04.2023 ( Aggiornata il 14.04.2023 12:47 )

Credi quindi che il problema principale sia la sicurezza dei circuiti.

“E' una problematica esistente da anni ormai. Il peso, l’inerzia e la velocità delle moto attuali non sono assolutamente rapportati correttamente alle vie di fuga di nessuno degli attuali tracciati. Le MotoGP di oggi sono arrivate ad un livello che quasi non ha senso. Anche dal punto di vista estetico, dato che non sembrano nemmeno più delle moto”.

Il pensiero di Melandri su Bagnaia e Bezzecchi

Come valuti l’errore di Pecco Bagnaia in Argentina?

“Credo a quello che ha detto lo stesso Pecco, ossia che l’eccessiva concentrazione sull’evitare errori lo abbia portato proprio a sbagliare: non penso volesse andare a prendere Bezzecchi, il quale era troppo lontano e troppo preciso”.
 
Bezzecchi è l’uomo del momento. Può essere da titolo?

“Marco è cresciuto in maniera esponenziale dalla fine dello scorso anno, risultando molto veloce in tutte le situazioni ed in tutte le condizioni, azzerando gli errori sia in prova che in gara. In Argentina è stato pazzesco: nella Sprint ha fatto le prove generali, e nella gara della domenica ha meritatamente vinto. Per quanto concerne il titolo direi di sì, dato che è in testa al mondiale: ha le capacità per riuscirci, ma se dovessi scommettere su qualcuno non punterei su di lui. Questo perché non credo che Ducati permetterà ad un team satellite di stare davanti a quello ufficiale”.

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