MotoGP, Max Biaggi: "Ducati-Bagnaia al top, ma l'Aprilia ci crede"

MotoGP, Max Biaggi: "Ducati-Bagnaia al top, ma l'Aprilia ci crede"© Luca Gorini

Lo sguardo del Corsaro sull'attuale top class: "Mi stupiscono le difficoltà dei giapponesi, ma forse stanno pensando già al 2026"

24.08.2023 ( Aggiornata il 24.08.2023 17:14 )

Il Corsaro crede nell'Aprilia


La Ducati e Bagnaia sono davvero i più forti?

"Come dissi mesi or sono, chi ha il numero 1 è tale, chi si trova in vetta alla classifica è tale, chi conta il maggior computo di successi è tale. Insomma, Pecco e la Ducati sono vincenti, costituiscono il riferimento da battere. Agli altri manca un pelo in termini di costanza. Quel pelo è determinante”.

È ciò che manca all’Aprilia?

“Già, però arriviamo. Un duello tutto italiano è il sogno dei nostri tifosi del motociclismo, ci siamo vicini. La RS GP di oggi rappresenta una realtà eccezionale, a dispetto di un budget inferiore a quanto messo in campo da Borgo Panigale, Mattighofen, Iwata e Tokyo. Ciononostante, il valore espresso a Noale sale di continuo, ben sapendo quanto sia difficile rimanere in alto. Le prestazioni vengono incrementate di stagione in stagione, anche se la concorrenza è agguerrita, spietata. Trovare l’assetto di una MotoGP, credetemi, è affare delicato e complicato: immaginate il lavoro compiuto dal reparto corse e dal test team, anche nei fine settimana ufficiali”.

Prove, giri, riunioni, esperimenti...

“Anche oltre. Ecco perché è importante e bello esultare tutti assieme per la vittoria, conquistata grazie al quid fondamentale messo da Aleix. Espargaró fa la differenza per l’Aprilia, seppure sia corretto e indispensabile sottolineare anche la valenza del gruppo impegnato sul progetto MotoGP: lo si è visto durante l’esultanza nel box e al muretto, no?”.

In realtà, tu apparivi piuttosto... contenuto.

“No, ero contento e felicissimo. Soltanto che, sapete com’è... me lo sentivo. Dentro di me sapevo che avremmo potuto vincere, infatti venerdì mattina avevo predetto un Aleix Espargaró in trionfo. Ci credevo profondamente, me lo suggerivano il suo stile di guida, l’ottimo rendimento della RS-GP in un layout particolarmente variegato, un po’ il meteo, e un po’ anche i risultati degli anni precedenti. Quando ci si crede davvero ci si prende”.

L’Aprilia ci crede?

Assolutamente, e continuerà a farlo. Nelle competizioni di questo calibro funziona così: ci si crede fermamente, oppure si sta a casa. In Aprilia funziona così: in azienda ci credono fermamente, e lo si vede in circuito”.

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