MotoGP, Migno: il duello Bagnaia - Martin dagli occhi di un ex rivale

Secondo te come è cambiato il duello dal punto di vista mentale dopo la gara di domenica?

“Per Martin è stato sicuramente un colpo duro, ma come ha detto anche lui dopo la gara la sua velocità è tale che può pensare di continuare a cogliere ottimi risultati: ovviamente deve ripartire, il che non è facile. Pecco ha lanciato un grande messaggio vincendo, ha messo in atto una reazione impressionante, specie se pensiamo a quanto successo da Barcellona in poi. La vittoria di domenica è fantastica anche in relazione al weekend che l’ha preceduta, ed ovviamente anche per la caduta di Martin: credo sia uno dei successi di maggior valore della sua carriera. Jorge ha avuto la prova che anche lui può sbagliare nei momenti cruciali”.

Chi più forte mentalmente tra i due contendenti?

“Non saprei dirlo con certezza. Pecco ogni volta mi sorprende per la sua forza mentale: lo conosco da tempo ma sembra che migliori di continuo, tanto che per certi versi sembra anche più forte dell’anno scorso. Jorge sta migliorando sotto questo punto di vista, ma forse sta inseguendo. Il bello di questo duello è che hanno la stessa moto e tutto si deciderà tutto sui dettagli, a differenza ad esempio della lotta tra Bagnaia e Quartararo dell’anno scorso, dove la differenza tra i due pacchetti è apparsa ampia”.

Bezzecchi e Bastianini da tenere d'occhio

Credi che Ducati si intrometterà in qualche modo nella battaglia?

“Non credo, spesso questo concetto viene enfatizzato eccessivamente. Sarà un duello ad armi pari. Gli unici che potrebbero eventualmente giocare un ruolo, se a Valencia servisse, sono i compagni di squadra: Bastianini ad esempio potrebbe trovarsi davanti a Bagnaia, e li credo starebbe a lui decidere se fare la propria corsa o aiutare il compagno. Io comunque spero che ognuno faccia il suo, senza interferenze”.

Chi può essere il principale jolly nella lotta titolata da qui a fine anno?

“Bezzecchi penso sia il pilota più accreditato, dato che è sempre in lotta per le prime posizioni. Tanti piloti però potrebbero fare lo stesso: adesso per esempio si va in Australia, una pista che si addice molto sia a Vinales che all’Aprilia, quindi non mi sorprenderei se lo vedessi sul podio”.

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