Marini: “Lo sport va in secondo piano, prima c’è la salute”

Marini: “Lo sport va in secondo piano, prima c’è la salute”© Milagro

Il pilota dello Sky Racing Team VR46 ha raccontato la sua quarantena a casa, mentre gli mancano agli allenamenti al Ranch

09.04.2020 ( Aggiornata il 09.04.2020 09:58 )

Luca Marini il 2020 l’ha iniziato dominando 14 giri dei 20 previsti sul circuito di Losail, in Qatar, salvo poi vivere un finale amaro causato da un calo di confidenza della gomma anteriore. Il pilota dello Sky Racing Team VR46 ha, più di altri, voglia di tornare in pista per riscattarsi, ma questo al momento non è possibile, e con l’epidemia del coronavirus che ha colpito fortemente l’Italia sta svolgendo la quarantena a casa sua.

Come vivi questo periodo di stop?

Bene. Sono qui con la mia ragazza e i miei cani, facciamo cose che solitamente non abbiamo il tempo di fare e ho la fortuna di avere un giardino dove posso allenarmi all’aria aperta. Vivo abbastanza vicino a mio fratello, sono cinque minuti di strada, ma non possiamo vederci date le restrizioni”.

Come ti alleni?

Visto il prolungarsi della situazione adesso l’allenamento non è così prioritario, ma cerco di tenermi attivo tutti i giorni, senza stare mai fermo. È importante anche solo per sentirmi bene con il mio fisico. Cerco di allenarmi a corpo libero, anche se non ho attrezzi a casa. Faccio le cose basilari e le più semplici che si possono fare. Quando avremo una data di inizio poi si comincerà bene ad allenarsi davvero”.

Cosa ti manca di più della tua routine quotidiana?

Gli allenamenti con gli altri ragazzi dell’Accademy e andare in moto, anche solo al Ranch. È molto divertente per noi. Ad ogni modo non mi posso lamentare, sto bene”.

Da pilota come vivi il fatto che non c’è una data per tornare in pista?

Resto in attesa di avere qualche informazione dai piani alti. Spero che tutto si risolva al più presto, ma dal momento che non posso fare niente per migliorare questa situazione, se non stare a casa, mi sento in stand-by. Sarebbe bello tornare presto in pista, ma mi sembra di capire che ci voglia ancora molto tempo. Ad ogni modo penso che lo sport in questo momento debba essere messo in secondo piano. Prima pensiamo alla salute di tutti”.

Tu saresti favorevole a disputare anche due gare nello stesso fine settimana?

Non mi fa impazzire, ma ricordo di averle già fatte al CEV. Se si devono fare per far convalidare il campionato del mondo, si fanno senza problemi. Noi piloti siamo pronti a tutto. L’importante è tornare in pista presto e divertirci come prima”.

Tu in pista ci sei già andato e hai avuto una bellissima prestazione salvo il finale amaro.

E' stato un peccato. Mi sentivo davvero bene. Avevamo lavorato benissimo durante tutto l’inverno con tutta la squadra, con i nuovi arrivati capotecnico e telemetrista. Durante il weekend sono stato molto veloce, anche in qualifica, che non è uno dei miei punti forti. Mi è dispiaciuto terminare la gara così, non me l’aspettavo. Non avevo mai avuto problemi alla gomma anteriore prima, sarebbe stato bello avere una gara subito dopo per capire meglio la situazione, dato che non siamo riusciti a trovare una spiegazione a quello che è successo”.

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