Kevin Schwantz su Joe Roberts e Beaubier: "Emoziona vedere degli americani fare bene"

Kevin Schwantz su Joe Roberts e Beaubier: "Emoziona vedere degli americani fare bene"© Milagro

La bandiera della Suzuki e MotoGP Legend parla dei progressi fatti quest’anno da Joe e commenta l’arrivo del penta campione AMA in Moto2: "Cameron sarà la sopresa dell'anno"

23.12.2020 ( Aggiornata il 23.12.2020 11:01 )

Dopo la “benedizione” di Rainey arriva anche quella di un’altra Leggenda del Motomondiale, ovvero la bandiera Suzuki Kevin Schwantz, campione 1993 della 500. In una intervista al sito motogp.com il texano ha analizzato il 2020 di Joe Roberts e ha commentato il ritorno in Europa della star del MotoAmerica Cameron Beaubier che disputerà la Moto2 l’anno prossimo con il team American Racing.

“Joe ha fatto un gran lavoro quest’anno”


Nella prima parte dell’intervista a motogp.com il texano parla di Joe Roberts, ex pilota American Racing ed ora nel team Italtrans che ha vinto il Mondiale Moto2 con Bastianini. “Ti tocca il cuore vedere cosa stanno facendo i talenti americani in giro per il Mondo” – esordisce Schwantz – “Joe ha fatto un gran lavoro quest’anno mostrando costanza di risultati, è salito sul podio, ha fatto segnare delle pole. In definitiva ha fatto il salto di qualità che può portarlo l’anno prossimo a giocarsi il titolo. Sarà interessante vederlo in una realtà diversa come il team Italtrans con il quale Bastianini ha vinto il titolo. Inoltre sarà interessante vedere Cameron, spronerà Roberts a fare meglio dopo il cambio di team.” 

“Roberts voleva essere più competitivo in Moto2 prima del grande salto in MotoGP”


Una delle domande poste a Schwantz è stata quella sul mancato passaggio di Joe Roberts direttamente quest’anno in MotoGP con Aprilia. Il texano ha risposto facendo un paragone anche con sé stesso e Jack Miller: “Se hai un’opportunità prendila al volo, non ce ne sono tante per arrivare in MotoGP. Mi ricordo quando Suzuki mi ha messo di fronte alla scelta tra Motomondiale e Mondiale Superbike, io non ci ho pensato e ho scelto il Motomondiale. Joe avrebbe dovuto fare lo stesso ma evidentemente con il suo management hanno pensato che sarebbe stato più utile essere più competitivo in Moto2 che salire su una moto che può arrivare a punti il più delle volte ma non sempre e fa di te un eroe quando arrivi davanti al tuo compagno di squadra.” 

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Poi aggiunge: “Penso a Jack Miller che ha completamente saltato la Moto2 per arrivare diretto in MotoGP, quindi è relativo se puoi stare tanto tempo o nemmeno un anno in Moto2. Joe ha valutato con il suo management cosa era meglio per la sua carriera ed ha scelto di rimanere in Moto2. Non lo sto criticando perché è una sua scelta ma se fossi un giovane che arriva alle gare salirei subito in MotoGP.” 

“Cameron Beaubier sarà la sopresa dell'anno”


Nella seconda parte dell’intervista, Schwantz ha parlato del 5 volte campione americano Superbike Cameron Beaubier che nel 2021 tornerà in Europa dopo l’esperienza della RedBull Rookies Cup e l’anno in 125 con un certo Marc Marquez come compagno di squadra. “Dopo la RedBull Rookies Cup ha fatto un anno in 125” – ricorda Schwantz – “ma il suo problema quell’anno è stato il compagno di box, un certo Marc Marquez. Marc è stato il punto di riferimento del team e della categoria, ma Cameron ha cercato di migliorare durante quell’anno al suo modo. Penso che tornerà in Europa con la consapevolezza che l’American Racing è un gran team ed ha una moto competitiva. Credo che Cameron possa fare bene, conosce tante piste e penso che possa già lottare per stare davanti, prendere punti e perché no vincere delle gare durante la stagione. Non è più un ragazzino alle prime armi, è “in giro” da tanto tempo ma penso che abbia ancora 10 anni di carriera davanti.” 

“Passare da una moto grande ad una piccola ti fa venire voglia di tenere il gas aperto più a lungo”


La MotoGP Legend parla anche delle possibili difficoltà che Beaubier potrà incontrare scendendo da una 1000 per passare alla Kalex-Triumph 765 Moto2. “Cameron è sempre stato abituato a guidare le 1000 Superbike” – dice Schwantz – “scendere da quella e salire su una moto con meno cavalli ti porta ad essere più aggressivo e ti fa venire voglia di tenere il gas aperto più a lungo. E’ una moto che non ti dà “calci nel sedere” se fai errori perché è più piccola, leggera e meno potente della 1000 Superbike che Cameron ha guidato. E’ una grande opportunità per lui e penso che sarà la sorpresa dell’anno.” 

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Last but not least, Schwantz parla anche di Garrett Gerloff, pilota titolare Yamaha GRT nel Mondiale Superbike e che ha disputato le libere di Valencia con la MotoGP. Del conterraneo dice: “Penso che meriti una opportunità e credo che Yamaha gliela concederà se uno dei suoi piloti avrà qualche problema durante la stagione. Nel breve periodo in MotoGP, Garrett ha aperto diversi occhi nel paddock.”

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