Moto2, al giro di boa: Bezzecchi terzo, Arbolino e Vietti le promesse

Moto2, al giro di boa: Bezzecchi terzo, Arbolino e Vietti le promesse

Arrivati alla pausa estiva è il momento di fare il punto su questa prima metà di stagione, ci si aspettava forse qualcosa in più dagli italiani, che hanno in Bezzecchi il pilota di punta  

02.07.2021 12:38

Con il Gran Premio di Assen il motomondiale entra in un periodo di pausa, il prossimo weekend di gara sarà infatti tra 5 settimane, tempo che i piloti potranno sfruttare per tirare le somme su una stagione che ha già dato certezze e punti di domanda.

Non fanno eccezione i nostri piloti di Moto2, che, se alla vigilia del campionato partivano con i pronostici più favorevoli, adesso devono fare i conti con una classifica che vede ai primi 2 posti Gardner e Fernandez, decisamente i più competitivi in queste prime gare di stagione, tanto da prendere il largo sul terzo in classifica, Marco Bezzecchi.

Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio i piloti di punta


Se è vero che proprio il pilota della VR46 è ancora in lotta per il titolo, è pur vero che in queste prime 9 gare di stagione forse ci si aspettava qualcosina in più. Bezzecchi, reduce dalle due vittorie dell'anno scorso e dalla quarta posizione in classifica iridata, è ad oggi il pilota di punta della compagine tricolore in Moto2, tuttavia 4 podi (senza vittorie) conquistati in stagione rappresentano un bottino troppo magro per un pilota con ambizioni da titolo.

Il pilota italiano è al centro di numerose voci di mercato che lo vorrebbero in lizza per la seconda sella del team VR46 in Ducati nel 2022 al fianco di Luca Marini. Saranno fondamentali le gare da qui al proseguo della stagione, in cui il 22enne dovrà convincere i vertici della squadra e della Rossa di Borgo Panigale con prestazioni convincenti, magari puntando già alla vittoria nel prossimo GP di Stiria.

Cosa sta mancando al riminese? Rispetto alla passata stagione la situazione tecnica non è variata, il feeling con la moto è buono, tanto da aver prodotto tutte gare da top five (tranne una). Manca però il guizzo, che potrebbe arrivare già nel prossimo GP di Stiria, dove l'anno scorso arrivò la prima vittoria. Inoltre la crescita esponenziale di Remy Gardner, autore di 3 vittorie e 8 podi, e l'espolosione del rookie Raul Fernandez, secondo in classifica, hanno smosso gli equilibri, che vedevano proprio in Bezzecchi il candidato principale al titolo ad inizio stagione.

Situazione analoga per Fabio di Giannantonio, l'altro nostro pilota di punta con la vittoria di Jerez e i due podi collezionati. Il romano ha più volte dato l'impressione di potersela giocare in ogni gara grazie al suo talento, più esplosivo di quello di Bezzecchi, ma in certi momenti meno costante. Il fresco pilota Ducati, è quinto in classifica, lontano ben 111 punti dal leader Gardner. Tuttavia ci sono tutti i presupposti per conquistare risultati importanti da qui alla fine del campionato.

Il futuro è nelle mani di Celestino Vietti e Tony Arbolino


Se in Moto3 il ricambio generazionale tra i piloti italiani non sembra essere avvenuto, nella classe intermedia la situazione è decisamente più rosea. Alle spalle di Bezzecchi e Di Giannantonio, direzionati verso la MotoGP, ci sono Arbolino e Vietti, già autori di prestazioni importanti che lasciano presagire ad un 2022 da protagonisti, con una seconda parte del campionato attuale che potrebbe, perché no, regalare qualche exploit.

Al momento Arbolino, quattordicesimo in classifica, sembra essere il rookie (italiano) che meglio si è adattato alla Moto2, sfoderando prestazioni convincenti alternate a comprensibili passaggi a vuoto. Il quarto posto di Le Mans ed il settimo del Mugello sono segnali incoraggianti per il vice-campione del mondo della Moto3, chiamato a rispettare la aspettative nella seconda parte di campionato.

Come detto, Arbolino non è il solo a promettere bene. Celestino Vietti, sedicesimo in campionato, ha il talento per puntare in alto, come già dimostrato nelle stagioni in Moto3 e nelle primissimi fasi di questo campionato. Il settimo posto nella seconda gara del Qatar aveva illuminato la strada davanti a sé, salvo trovare qualche fisiologica problematica nelle gare successive. Il rientro in top ten di Assen è un punto importante per riprendere a macinare risultati, per un pilota dal talento cristallino.

Baldassari e Bulega in difficoltà


La prima parte di campionato per gli altri italiani è stata caratterizzata da più bassi che alti. Lorenzo Baldassarri e Niccolò Bulega non riusciti a prendere il feeling con le loro moto, complici anche due infortuni che hanno costretto i due piloti a saltare una gara. Baldassarri, ad oggi il pilota italiano più vincente tra i presenti in griglia nella classe intermedia, si trova in 30esima posizione con soli 3 punti iridati. Non va troppo meglio a Bulega, 23esimo con 10 punti.

18esimo Stefano Manzi, che ha nell’ottava posizione del Qatar, il miglior risultato e continua nell’apprendistato con la Kalex. 25esimo e 26esimo in classifica, rispettivamente Simone Corsi e Lorenzo Dalla Porta; il veterano del motomondiale (292 GP disputati) non sembra in piena sintonia con la MV Agusta, e ha collezionato come unico risultato di rilievo, un nono posto a Le Mans. Il campione del mondo Moto3 nel 2019 invece, sta attraversando un periodo di grande difficoltà, complice i 4 ritiri consecutivi dal Mugello ad Assen. Ancora mai in top ten nella classe di mezzo, l’italiano è chiamato ad una grande svolta nella seconda parte di stagione, per poi comporre nel 2022, il tridente di punta con Arbolino e Vietti.

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