L'ex pilota e iridato nella classe 500 ha espresso parole di grande enstusiasmo nei confronti del 17enne di Mazarron: “Quando correvo io ancora non era nato ma è comunque molto bello sapere di essere un pilota al quale s'isipra
Il talento Pedro Acosta “apparso” nel 2021 sul palcoscenico del Motomondiale, è riuscito subito a far scalpore andando a vincere il titolo Moto3 nel suo anno di esordio. Questo, ovviamente, lo ha portato sotto i riflettori e da subito sono stati diversi i piloti che hanno mostrato interesse nei suoi confronti esaltando le sue grandi potenzialità. Tra questi, l'ex iridato nella classe 500 Kevin Schwantz.
In un'intervista a Marca.com lo statunitense ha parlato del pilota di Mazarron con grande entusiasmo: “La sua stagione con la vittoria del titolo è stata qualcosa di molto bello e speciale per un ragazzo appena approdato al Campionato del Mondo Moto3. È questo che ha dato ancor più risalto alla sua impresa. Come alcuni ragazzi della Moto3, ha dovuto fare un po' di esperienza nella Red Bull Rookies Cup, prendere un po' di velocità, ma al suo ingresso nel Motomondiale è riuscito a stare subito davanti”.
Schwantz, da subito, si è dichiarato un sostenitore incallito di Pedro, ma la cosa è reciproca in quanto il giovanissimo spagnolo ha un debole proprio per l'ex iridato 500: “Ho incontrato Acosta ad Austin. - ha spiegato - Ho visto un enorme sorriso sul suo viso quando sono andato ad incontrarlo. Mi è piaciuto. Quando correvo io ancora non era nato ma è comunque molto bello sapere di essere un pilota al quale s'ispira”.
Ma secondo Kevin, cosa rende così speciale il 17enne spagnolo? “E' speciale allo stesso modo in cui ha vinto il titolo. – ha proseguito – Ha vinto nel suo anno da Rookie quindi è riuscito ad andare forte ed essere competitivo da subito battendo piloti che militavano in Moto3 già da diversi anni."
Infine, sul suo futuro in Moto2, dato che Acosta, già in questo 2022 correrrà nella classe di mezzo: “Sono sicuro che farà altrettanto bene come in Moto3. - ha concluso – Riuscirà ad essere veloce fin da subito. Sicuramente farà tutti i test che può con Aki Ajo e il suo team e sarà molto entusiasmante vedere il suo adattamento. Penso che farà un anno o due in Moto2 e poi arriverà in MotoGP. Sicuramente in un futuro non troppo lontano”.
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