Nessuna MotoGP per Fernandez: Augusto come Rabat e Zarco

Nessuna MotoGP per Fernandez: Augusto come Rabat e Zarco© Luca Gorini

In caso di vittoria del titolo della Middle Class, lo spagnolo non passerà alla classe regina: per lui il "rischio" è di fare come Tito e Johann, rimasti in attesa della chiamata per ancora un anno

10.08.2022 ( Aggiornata il 10.08.2022 18:34 )

Ha cominciato a singhiozzo, poi ha mangiato e digerito gli avversari a ritmo di ghiotti bocconi. Da leader di classifica della Moto2, Augusto Fernandez giura di guardare solo avanti, ben sapendo che i punti persi qua e là avrebbero potuto renderlo ancor più solido in vetta al mondiale.

Quel che stato è stato, di fatto è nuovamente un pilota del team Ajo KTM a condurre i giochi. L'anno scorso la contesa aperta tra Remy Gardner e Raul Fernandez si è risolta a favor dell'australiano, per un duello interno al team arancione sponsorizzato Red Bull; oggi, è lo spagnolo di Madrid il solo a poter regalare il bis alla squadra.

Qualora ci riuscisse, per lui ci sarà - molto probabilmente - il "rischio" di ripetere l'esperienza di classe: non essendoci MotoGP libere, Augusto rimarrà nella Middle Class iridata. Se si verificherà tal dato, farà come due illustri predecessori: Tito Rabat e Johann Zarco.

Rabat, campione in attesa


Esteve - chiamato più comunemente "Tito" fece suo il mondiale della classe di mezzo edizione 2014. Il catalano correva con la Kalex dotata di propulsore (unico per tutti) Honda, messa in pista dal team Marc VDS. Su 18 Gran Premi disputati, Rabat ne firmò 7.

Si pensava al salto di classe, invece no: il forte e simpatico barcellonese restò ancora un anno, concludendolo al terzo posto. A precederlo, due che oggi in MotoGP ci corrono da protagonisti: Alex Rins, titolare della Suzuki GSX-RR ufficiale. Johann Zarco, pronto e capace di siglar il bis. Per titone, la MotoGP arrivò nel 2016, previo lo stesso Marc VDS e la Honda RC 212V.

Zarco, deja vu in Moto2


Francese e ginnico, perchè solito esibirsi nel suo proverbiale "back flip". In questo modo Zarco esultava a seguito dei singoli successi ottenuti in Moto2, tali da portarli poi in MotoGP. Sì, poi poi. Intendiamo dire che, dopo aver conquistato l'iride di mezzo nel 2015, Johann servì il bis nel 2016.

Rendendo felice il team Ajo Motosport (vi ricorda qualcosa?), che contò 15 gradini più alti del podio. Gran soddisfazione per il nativo di Cannes che, prima di passare al Tech3 Yamaha in MotoGP, provò la Suzuki. Un test garibaldino, tenutosi in Giappone, lo vide in sella alla GSX-RR. Ricordate?

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