Alex si appresta alla stagione 2023 della classe di mezzo insieme al team Forward: "Decisi quindi di passare alla 600, vincendo subito. Il mondiale? Posso solo migliorare"
Alex Escrig è un volto (semi) nuovo per il paddock iridato, perché nel 2022 ha gareggiato nella MotoE, conquistando 79 punti e finendo al nono posto. Il giovane valenciano ha anche sfruttato la carta selvaggia di Valencia, assaporando clima della Moto2 e ambiente del team Forward Racing, squadra presentata ieri a Milano. Con la medesima formazione, il diciannovenne è pronto alla sfida 2023: "Una sola wild card mi ha fatto capure che io possa solo migliorare - attacca - ma è giusto, sono qui per questo. Correrò con un gruppo di grande livello, perciò parto avvantaggiato".
Ad un certo punto, è partito il paragone con un pilota che in Moto2 ha già dimostrato di viaggiare piuttosto forte: "Io come Fermin Aldeguer? Punta del team Speed Up di Luca Boscoscuro - Magari! Diciamo questo: in un certo senso, il nostro percorso si sta rivelando simile. Infatti, io sono alto, lui pure. Ecco il motivo per cui decisi di lasciare la Moto3 a favor di modelli più grandi. Contrariamente, avre solo perso tempo".
Alex spiega meglio il concetto: "La Moto3 male accoglie i piloti alti e fisicati come noi, mica è facile guidarla. La mia altezza era già importante, quindi sono passato a cose più... grosse. Ero nella Red Bull Rookies Cup nel 2020, non andata bene. Ho pensato di passare a modelli più grandi, sicché ecco la 600 Supertock, vinta nel 2021. Poi, l'anno scofso Moto2 nel CEV".
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