Moto2: Tony Arbolino si candida al ruolo di anti-Acosta

Moto2: Tony Arbolino si candida al ruolo di anti-Acosta© Luca Gorini

Dopo prove difficili, in Portogallo il pilota milanese ha saputo riscattarsi ottenendo il terzo posto nel GP. La sua crescita dimostra che può lottare per il titolo, ma...

28.03.2023 ( Aggiornata il 28.03.2023 15:08 )

Tony Arbolino c’è, e si vede. Il pilota del team Marc VDS ha ottenuto un buon terzo posto nella gara di Portimao, appuntamento che ha inaugurato la stagione del Motomondiale e della classe Moto2.

Tony Arbolino, che rimonta in Portogallo


Il risultato ottenuto in Portogallo è figlio di una grande prestazione in gara, arrivata dopo un weekend con alti e bassi: dopo le Prove Libere, condizionate dal variabile meteo portoghese, Tony era stato costretto a passare dal temibile taglio della Q1, figlio del 16esimo posto ottenuto nella P3 di sabato mattina.

Situazione rimediata nel turno di Qualifica 1 quando, dopo aver sistemato il set-up della sua Kalex cercando un miglior feeling in staccata, Arbolino era riuscito a ottenere il miglior tempo della sessione, che gli ha consentito poi di partecipare alla Q2 in cui ha colto l’ottavo posto in griglia a mezzo secondo dal poleman Filip Salac.

Se in Qualifica aveva faticato, Arbolino ha saputo riscattarsi nel corso del GP, risalendo la corrente a suon di sorpassi. Nonostante una partenza difficile, al nono giro Tony era già risalito fino al terzo posto, mostrando un ritmo invidiabile che gli aveva consentito di ridurre a meno di un secondo il suo gap dal duo di testa formato da Pedro Acosta e Aron Canet.

Nel finale di gara, Tony ha preferito accontentarsi del terzo posto finale, risultato che rappresenta il suo quarto podio nelle ultime cinque gare, se prendiamo in considerazione il finale del 2022.

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La crescita di Tony Arbolino


Ripartiamo proprio da questo dato per sottolineare la notevole crescita mostrata dal pilota milanese tra il 2022 e il 2023, fase in cui sembra maturato grazie all’esperienza di un team come il Marc VDS, abbinata alla saggia guida di un manager esperto come Carlo Pernat.

Ingredienti che possono lanciarlo all’inseguimento dell’imprendibile - almeno per ora – Pedro Acosta e di quella corona iridata solo sfiorata e mai raggiunta, accarezzata nel 2020 quando ancora militava nella Moto3.

Tony Arbolino può essere il vero antagonista di Acosta? Secondo noi sì, per una serie di motivi: la tenuta mentale di Aron Canet, secondo sul traguardo di Portimao dietro al pilota Red Bull KTM Ajo, è tutta da dimostrare. Nelle sue precedenti esperienze nel Motomondiale, Canet ha sempre mostrato una certa velocità, dimostrandosi però troppo incline all’errore nelle fasi clou dei Gran Premi. Non è un caso, aggiungeremmo, che alla voce “GP vinti in Moto2” ci sia ancora il numero 0. 

Arbolino c'è, ma serve costanza


Una storia completamente diversa da quella di Arbolino che nel 2022, dopo un anno di apprendistato in IntactGP e alla prima stagione in un team di vertice nella middle class, ha colto ben tre vittorie e altri due piazzamenti a podio.

Il risultato di Portimao non fa altro che confermare la curva di crescita dell’italiano ma che dovrà, a sua volta, evitare gli alti e bassi visti in Portogallo: solo così Tony potrà pensare di poter lottare con un pilota come Acosta, tornato preciso, implacabile e spietato come lo era stato nel 2021 in Moto3.

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