Moto3: Ajo, il team manager di ghiaccio

Moto3: Ajo, il team manager di ghiaccio
Il finlandese Ajo ha iniziato a lavorare con la sua prima squadra nel 2002 e oggi vanta la formazione di talenti anche in MotoGP

Redazione

23.07.2015 ( Aggiornata il 23.07.2015 10:57 )

Aki Ajo è il titolare del team Moto3 Red Bull KTM Ajo e dell'Ajo Motorsport in Moto2. Ha iniziato a lavorare con la sua prima squadra nel 2002 e al 2015 vanta tre campioni della classe cadetta e la formazione di alcuni campioni della MotoGP. L’anno di debutto del team fu un successo con Mika Kallio, ancora oggi pilota del team Ajo, premiato Rookie dell’anno e quinto nella classifica generale di Campionato. Ci sono voluti solo sei anni perché il team finlandese conquistasse il primo titolo mondiale con Mike De Meglio nel 2008, un successo che si è ripetuto nel 2010 con Marc Marquez e nel 2012 con Sandro Cortese diventato il primo Campione del Mondo di Moto3. La lista dei talenti è in continua crescita e negli anni sono aumentati anche i progetti sostenuti dalla squadra. Come la nascita del team Avant-Air Asia-Ajo in Moto3 con il quale Johann Zarco nel 2011 si è classificato secondo; e l’Avant Tecno Husqvarna Ajo Moto2, squadra che dal 2014 segue il francese nella classe intermedia. Ciò che impressiona, più della lista dei vincitori cresciuti da Ajo, è la sua capacità di domare i talenti aggressivi trasformandoli in dei veri campioni. I piloti finlandesi vengono spesso chiamati “ice-man” per la calma, concentrazione e per la riservatezza che li contraddistinguono, qualità apparentemente in contrasto con la velocità e l'irruenza delle corse. Ajo stesso rispecchia lo stereotipo del finlandese: sempre concentrato e capace di mantere il controllo anche nelle situazioni di tensione. Un esempio è legato al GP del Portogallo nel 2010: durante il giro di ricognizione Marc Marquez andò a sbattere, i meccanici del team furono costretti a sistemare la moto in pochissimi minuti e lo spagnolo dovette partire dalla pit lane. In quell’eccezionale occasione Aki Ajo rimase calmo e controllò che venissero fatte le giuste riparazioni alla Derbi del suo pilota. Molti credono che i talenti cresciuti da Ajo traggano vantaggi professionali dalla sua calma e dal suo modo di comportarsi. Ma il massimo del suo self-control Ajo lo ha dimostrrato con Luis Salom. Nel 2011 lo spagnolo finì spesso nella Top 5 ma altrettante volte cadde in trappole che gli costarono punti preziosi; l'anno successivo, si trovò ad essere il primo pilota del team Ajo e dopo otto podi, di cui due vittorie cadde durante tre gare e in altre tre occasioni finì fuori dalla Top 5, vedendosi attribuire la fama di pilota aggressivo ed emotivo. Lo spagnolo ottenne senza dubbio dei risultati importanti, ma non abbastanza per aspirare al titolo. Salom continuò a correre con team Red Bull KTM Ajo anche nel 2013 ma nemmeno quell’anno riuscì a vincere il titolo. Dopo questa esperienza in molti hanno iniziato a considerare Ajo come l’addomesticatore dello spagnolo perché è riuscito a trasformarlo in un pilota capace di competere per il titolo. Una storia simile si è ripetuta con Jack Miller. Ajo vide nell’australiano un'indole grezza che valeva la pena coltivare, così il manager finlandese offrì una factory al giovane talento fino a portarlo ad essere il secondo nella classifica del mondiale. Nel 2011 Johann Zarco corse con team Ajo e passò la stagione a rincorrere il titolo in 125cc ma dovettero accontentarsi del secondo posto. Per la stagione 2015 il francese è tornato sotto l’ala protettrice di Ajo e si trova ancora una volta a lottare per il titolo nel Campionato di Moto2, ma questa volta Zarco sta commettendo molti meno errori rispetto al passato. Mika Kallio potrebbe essere il miglior pilota seguiti da Ajo, ma nell’elenco dei talenti cresciuti dal finlandese si leggono i nomi di alcuni top rider della MotoGP. Piloti del calibro di Marc Marquez, Dominique Aegerter, Danny Kent e Jonas Folger sono passati nel box Ajo e tutti hanno, in diversi modi, tratto vantaggio dalla calma e dalla saggezza del loro team manager. La squadra cadetta sta vivendo forse uno dei momenti più difficili a causa della lunga serie di risultati negativi, ma sotto la guida del finlandese molti piloti sono stati in grado di progredire e di migliorare. Alcuni, e in cima alla lista c’è nome di Marc Marquez.

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