Moto3, Dalla Porta: “Ho studiato alla Playstation!”

Moto3, Dalla Porta: “Ho studiato alla Playstation!”
“Il circuito è molto diverso da quelli in cui ho corso fino ad ora, ma ho guardato il layout e mi è subito piaciuto”, dice Dalla Porta, al debutto mondiale

Redazione

07.08.2015 ( Aggiornata il 07.08.2015 15:21 )

Lorenzo Dalla Porta, 18 anni compiuti il 22 giugno di quest'anno, è il nuovo pilota dello Husqvarna Factory Laglisse e debutterà nel Campionato del Mondo di Moto3 al Red Bull Indianapolis Grand Prix. Ha vinto 4 campionati regionali minimoto e il titolo del CIV 125 nel 2012. Il gran giorno di Lorenzo è arrivato: scenderà in pista per la prima volta nel Campionato Mondiale di Moto3 sullo storico circuito di Indianapolis. Il toscano dovrà abituarsi a correre in un circuito nuovo, ma in passato ha mostrato delle buone capacità di adattamento alle novità. “Questa è la mia grande opportunità. Sono molto orgoglioso di questo debutto a Indianapolis. Il circuito è molto diverso da quelli in cui ho corso fino ad ora, ma ho guardato il layout e mi è subito piaciuto. È importante arrivare nel Campionato del Mondo con il team con cui stavo correndo nel FIM CEV Repsol; abbiamo fatto un ottimo lavoro in questi mesi e penso che potremo far bene fin dall’inizio di questo weekend”, ha detto Lorenzo. Prima della partenza per Indy, Motosprint ha raggiunto telefonicamente Lorenzo Dalla Porta e lo ha intervistato per la rubrica "Cinque domande a...". Vi riportiamo l'intervista, che appare su Motosprint in edicola questa settimana. Dal CEV sei stato proiettato nel mondiale Moto3. Cominci da Indianapolis: come e perché? "Il team Husqvarna Factory Laglisse mi ha dato questa possibilità, perché Isaac Vinales non aveva raggiunto i risultati previsti. La squadra mi conosce perché corro già con loro nel CEV: sanno come mi comporto durante i weekend di gara e faremo insieme tutti i prossimi nove round della Moto3. Quando mi hanno chiamato sono rimasto senza parole, è stata un'emozione veramente grande. Il campionato del mondo è il sogno di ogni ragazzo che vuole diventare un pilota... E ora ci siamo!" Che obiettivi ti hanno dato e ti sei dato? "Il team mi ha detto che mi devo solo divertire e fare il mio. Sicuramente dovrò imparare, ma penso che qualcosa di buono venga fuori, anche se la moto la proverò solo a Indy, il venerdì. Sarà tutto nuovo, anche la pista. Voglio crescere come pilota e vedere cosa fanno gli altri più esperti di me. Spero di fare delle belle gare: conosco già Misano e Aragon, ma farò del tutto affinché i primi risultati arrivino prima". Come hai iniziato a correre? "Mio babbo aveva una Ducati e un giorno mi portò a girare sulla minimoto. Da lì è nato tutto. A cinque anni mia nonna me ne regalò una e infatti io corro con il numero 48 che è il suo anno di nascita. Dopo la miniGP sono approdato al CIV, prima in 125 e poi in Moto3. Quest'anno sono al CEV, che continuerò comunque a fare. Penso che sia il miglior campionato per chi vuol diventare professionista: gli altri piloti sono veloci, si corre su tante piste del mondiale e ci sono molti giorni di test". Cosa ti aspetti dalla prima gara mondiale e come ti stai allenando? "Sognando diciamo che mi piacerebbe stare nella top ten. Io farò il massimo, anzi di più, perché sono sicuro che nel contesto iridato scatta qualcosa di speciale... Da quando è arrivata la notizia del mondiale ho intensificato gli allenamenti: bicicletta, palestra e corsa a piedi. Sabato e domenica mi diverto con il motard su una pistina di minimoto. E poi per imparare il circuito gioco tanto alla Play Station, ma solo sulla pista di Indianapolis!" C'è una ragazza nel tuo team, Maria Herrera, che ha più esperienza di te nel mondiale e sulla moto. E se ti arriva davanti? "Scavo una fossa e ci infilo la testa dentro... No scherzo! Speriamo di no, anche se la Maria va forte!" Chi è il tuo pilota preferito? "Valentino Rossi è il punto di riferimento più grande, come penso un po' per tutti. In Moto3 invece mi sembra che il più in forma sia Danny Kent, che anche una moto molto veloce". Fiammetta La Guidara             , 18 anni compiuti il 22 giugno di quest'anno, è il nuovo pilota dello Husqvarna Factory Laglisse e debutterà nel Campionato del Mondo di Moto3™ al Red Bull Indianapolis Grand Prix. Ha vinto 4 campionati regionali minimoto e il titolo del CIV 125 nel 2012. Il gran giorno di Lorenzo è arrivato: scenderà in pista per la prima volta nel Campionato Mondiale di Moto3™ sullo storico circuito di Indianapolis. Il toscano dovrà abituarsi a correre in un circuito nuovo, ma in passato ha mostrato delle buone capacità di adattamento alle novità: “Questa è la mia grande opportunità. Sono molto orgoglioso di questo debutto a Indianapolis. Il circuito è molto diverso da quelli in cui ho corso fino ad ora, ma ho guardato il layout e mi è subito piaciuto. È importante arrivare nel Campionato del Mondo con il team con cui stavo correndo nel FIM CEV Repsol; abbiamo fatto un ottimo lavoro in questi mesi e penso che potremo far bene fin dall’inizio di questo weekend”, ha detto Lorenzo. Dal CEV sei stato proiettato nel mondiale Moto3. Cominci da Indianapolis: come e perché? Il team Husqvarna Factory Laglisse mi ha dato questa possibilità, perché Isaac Vinales non aveva raggiunto i risultati previsti. La squadra mi conosce perché corro già con loro nel CEV: sanno come mi comporto durante i weekend di gara e faremo insieme tutti i prossimi nove round della Moto3. Quando mi hanno chiamato sono rimasto senza parole, è stata un'emozione veramente grande. Il campionato del mondo è il sogno di ogni ragazzo che vuole diventare un pilota... E ora ci siamo! Che obiettivi ti hanno dato e ti sei dato? Il team mi ha detto che mi devo solo divertire e fare il mio. Sicuramente dovrò imparare, ma penso che qualcosa di buono venga fuori, anche se la moto la proverò solo a Indy, il venerdì. Sarà tutto nuovo, anche la pista. Voglio crescere come pilota e vedere cosa fanno gli altri più esperti di me. Spero di fare delle belle gare: conosco già Misano e Aragon, ma farò del tutto affinché i primi risultati arrivino prima. Come hai iniziato a correre? Mio babbo aveva una Ducati e un giorno mi portò a girare sulla minimoto. Da lì è nato tutto. A cinque anni mia nonna me ne regalò una e infatti io corro con il numero 48 che è il suo anno di nascita. Dopo la miniGP sono approdato al CIV, prima in 125 e poi in Moto3. Quest'anno sono al CEV, che continuerò comunque a fare. Penso che sia il miglior campionato per chi vuol diventare professionista: gli altri piloti sono veloci, si corre su tante piste del mondiale e ci sono molti giorni di test. Cosa ti aspetti dalla prima gara mondiale e come ti stai allenando? Sognando diciamo che mi piacerebbe stare nella top ten. Io farò il massimo, anzi di più, perché sono sicuro che nel contesto iridato scatta qualcosa di speciale... Da quando è arrivata la notizia del mondiale ho intensificato gli allenamenti: bicicletta, palestra e corsa a piedi. Sabato e domenica mi diverto con il motard su una pistina di minimoto. E poi per imparare il circuito gioco tanto alla Play Station, ma solo sulla pista di Indianapolis! C'è una ragazza nel tuo team, Maria Herrera, che ha più esperienza di te nel mondiale e sulla moto. E se ti arriva davanti? Scavo una fossa e ci infilo la testa dentro... No scherzo! Speriamo di no, anche se la Maria va forte! Chi è il tuo pilota preferito? Valentino Rossi è il punto di riferimento più grande, come penso un po' per tutti. In Moto3 invece mi sembra che il più in forma sia Danny Kent, che anche una moto molto veloce.            

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