Moto3 2019, il pagellone finale

Moto3 2019, il pagellone finale

Dalla Porta straordinario riporta il titolo in Italia, Canet sfortunato e impreciso, Arbolino apprende e lotta con i migliori, Suzuki vince nel segno di Marco (Simoncelli)

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17.12.2019 15:07

ANDREA MIGNO – 6,5 Ha faticato a concretizzare le buone sensazioni Andrea Migno, ma ha salutato il 2019 con un secondo posto che sembra quasi dire: “Vedrete il prossimo anno!” Il romagnolo nel 2020 torna a “casa”, torna nello Sky Racing Team VR46 con nuove consapevolezze, una buona maturità, l’esperienza quinquennale e la determinazione giusta per puntare a qualcosa di grosso. Essere compagno di squadra di un Vietti affamato, sarà solo che un valore aggiunto.

NICCOLO’ ANTONELLI – 7,5 È stato nella zona (almeno) per il podio iridato fino a Misano, quando un infortunio l’ha messo fuori gioco per i due Gran Premi successivi. Il pilota della SIC58 Squadra Corse ha questo punto debole: è fragile fisicamente, quando cade spesso si fa male. Peccato, perché il romagnolo è veloce, è metodico e dopo sette stagioni in Moto3 si meritava di più. Ci riproverà nel 2020, con lo sguardo rivolto alla Moto2.

TATSUKI SUZUKI – 7 È solo ottavo nella classifica del campionato, eppure si sarebbe meritato di più. Il “giappo-riccionese” ha vinto la sua prima gara iridata quest’anno, nella speciale cornice di Misano, nel nome di Marco Simoncelli. Più volte, invece, è caduto per mano di altri, che gli hanno rovinato gare dov’era nettamente tra i più veloci. Vedi Malesia, per dire. Ha salutato la stagione con un quarto posto che lascia l’amaro in bocca, ma che gli servirà da stimolo per il 2020.

ROMANO FENATI – 6 Il Gran Premio dell’Austria l’ha riportato là dove era mancato da tanto, troppo tempo. Il 2019 è stato l’anno del suo riscatto, ancora una volta nella classe cadetta, dopo esser retrocesso dalla Moto2. Proprio il 2020 l’avrebbe voluto correre nella categoria di mezzo, ma dopo essersi messo in mano alla famiglia Iannone per lui si sono aperte le porte del Max Racing Team. Lo attende una nuova sfida con Max Biaggi, ed entrambi saranno alla ricerca del grande successo iridato. Gli diamo la sufficienza per il sedicesimo posto finale, che non è proprio nelle sue corde.

JAUME MASIA – 6 Alla sua seconda stagione nel Motomondiale, vince alla seconda gara in Argentina e raccoglie altri tre podi nel corso della stagione. Il suo campionato è stato altalenante, per questo si becca solo la sufficienza, anche se ha fatto vedere cose interessanti. Un voto basso che serve per stimolarlo. Il prossimo anno si è guadagnato un posto nel team campione del mondo, Leopard Racing, e qui l’argentino potrebbe davvero stupirci.

GABRIEL RODRIGO – 5 Insufficienza, invece, per l’argentino. Se il team Gresini nel 2018 ha firmato una splendida doppietta iridata con Martin e Di Giannantonio, nel 2019 in pista si è visto poco. Rodrigo, alla sua quinta stagione, non è riuscito a trovare il giusto feeling e a far uscire il suo vero potenziale. Troppe le cadute, un infortunio e neanche un podio in un 2019 che è stato decisamente sotto le aspettative. Fausto ha deciso di rinnovargli la fiducia, ci vede lungo, e chissà che nel 2020 possa stupire tutti davvero.

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