I due piloti italiani mettendo alle loro spalle Albert Arenas sono andati a riaprire il Mondiale e adesso la lotta per il titolo si fa più insidiosa che mai
La gara di Le Mans, per la categoria Moto3, ha regalato un grande spettacolo con un finale al cardiopalma nel quale Celestino Vietti Ramus è riuscito a spuntarla su Tony Arbolino. I due italiani sono riusciti a mettere in riga Albert Arenas, avversario più agguerrito in ottica Mondiale, che è rimasto a guardare dal terzo gradino del podio.
Il Mondiale Moto3 può dirsi quindi riaperto con distacchi davvero ridottissimi tra i primi quattro piloti: Arenas è primo con 135 punti seguito da Ogura a – 6 e da Vietti e Arbolino a -16 e -20.
Se Jaume Masia che scattava dalla pole position è risultato il pilota più veloce per gran parte della gara, riuscendo a rimanere per molti giri in vetta al gruppo di testa, gli ultimi giri hanno stravolto completamente i piani.
A spuntare fuori su tutti è stato Celestino Vietti Ramus balzato al comando quando mancavano due giri dalla fine: nonostante gli attacchi di Arbolino e Arenas il pilota dello Sky Racing team ha chiuso le porte a tutti andando per primo a tagliare il traguardo.
Il podio è stato completato dall'altro italiano ma del team Snipers Tony Arbolino mentre Albert Arenas, tornato leader del mondiale ha chiuso terzo.
A seguire, Jaume Masia si è dovuto accontentare del quarto piazzamento davanti ad Andrea Migno e Ayumu Sasaki. A chiudere la top ten con il settimo posto è stato Raul Fernandez mentre in ottava posizione è arrivato Gabriel Rodrigo con Ai Ogura nono davanti a Carlos Tatay.
Per il giapponese Ogura è stato un weekend di grande difficoltà finito con un piazzamento che tutto sommato ha limitato i danni: le tante cadute gli hanno regalato un posto nella top ten nonostante abbia dovuto cedere la leadership ad Arenas.
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Per gli altri piloti italiani, Dennis Foggia ha chiuso tredicesimo davanti a Riccardo Rossi e Stefano Nepa, mentre la gara è stata disastrosa per il team Sic58 Squadra Corse che ha visto l'uscita di scena prima del giapporiccionese Tatsuki Suzuki e poi di Niccolò Antonelli. Caduta anche per Davide Pizzoli e per Romano Fenati per un contatto avvenuto durante la gara con il compagno di squadra Alonso Lopez.
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