La prima vittoria in carriera del pilota sudafricano arrivò sul circuito andaluso in grande stile, con una grande rimonta in seguito ad una penalizzazione per motivi tecnici. Uno di quei casi in cui "la prima non si scorda mai"
Lo scorso fine settimana, Pedro Acosta ha stupito tutti conquistando una grande vittoria in Moto3 nel Gran Premio di Doha partendo dalla pit lane in sella alla KTM del Red Bull KTM Ajo. Una grande impresa, riuscita in maniera simile anche ad un altro grande pilota, ovvero il sudafricano Brad Binder in sella alla moto della medesima squadra nel 2016 a Jerez.
Al termine del warm up, ritardato a causa della nebbia presente sulla pista spagnola, arriva la comunicazione sulla penalità di Binder. A causa di una violazione tecnica riguardante la centralina elettronica utilizzata in qualifica, dovrà scattare dalla 30esima ed ultima posizione in griglia di partenza.
One started from pit-lane, the other from the back of the grid... ?
— MotoGP™ (@MotoGP) April 7, 2021
But @37_pedroacosta and @BradBinder_41 defied the odds to claim iconic maiden #Moto3 victories!!! #DohaGP | #SpanishGP pic.twitter.com/hhZyMgRMhv
Tuttavia, il numero 41 non si perde d'animo e, fin dalle prime curve, inizia la rimonta. Al termine del primo giro è già in 21esima posizione, con giri veloci ad ogni passaggio nonostante i sorpassi da effettuare, a tal punto da ritrovarsi in quarta piazza intorno a metà gara. I primi tre (Bagnaia, Navarro e Bulega) sono però distanti dal resto del gruppo.
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Dopo diciotto passaggi, Brad raggiunge il terzetto di testa e si porta in prima posizione, ma il ritmo non cala e il numero 41 arriverà sotto la bandiera a scacchi con ampio margine sugli inseguitori, salendo poi sul podio insieme ai due italiani Bulega e Bagnaia. Si tratta della prima vittoria in carriera per il nativo di Potchefstroom, che da quell'anno non ha più lasciato la KTM arrivando con la Casa austriaca a vincere anche in MotoGP.
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