Moto3: dalle minimoto al podio a Le Mans, la favola di Riccardo Rossi

Moto3: dalle minimoto al podio a Le Mans, la favola di Riccardo Rossi

Il pilota genovese di 19 anni ha concluso il weekend francese con il secondo posto in qualifica e il terzo gradino del podio in gara. Ma chi è questo giovane talento azzurro?

19.05.2021 ( Aggiornata il 19.05.2021 18:05 )

Il weekend di Le Mans è stato per Riccardo Rossi a dir poco sensazionale: secondo nel sabato di qualifiche e terzo in gara, il pilota genovese classe 2002 è stato un vero portento andando a conquistare il primo podio nel Motomondiale. Ma chi è e da dove arriva il pilota del Boe Skull Rider?

Gli anni del debutto nelle due ruote


Arrivato nel Motomondiale nel 2019, la sua carriera di pilota è iniziata all'età di 10 anni. Come molti suoi colleghi ha provato le minimoto e da lì è scattata la passione per le due ruote. Dapprima ha iniziato a competere proprio con queste nel Campionato italiano MiniGP e poi, crescendo, nel 2015, è arrivato al CIV. Il suo debutto in questo campionato è stato nella Pre Moto3 in sella ad una 125cc due tempi del Team Sic58 Squadra Corse chiudendo al quarto posto.

L'anno successivo ha cambiato team arrivando terzo. Nel 2017 e 2018, poi, la partecipazione anche al CEV nella categoria Moto3. Sempre nel 2018, correndo anche nel CIV, è entrato a far parte del Team Gresini Racing che nel 2019 ha deciso di “lanciarlo” nel Motomondiale.

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L'arrivo nel Motomondiale


E' iniziata quindi l'avventura di Riccardo nella classe Moto3 del Mondiale: i primi due anno sono stati molto difficili, con un 32esimo piazzamento nella classifica generale e 8 punti conquistati. L'anno successivo, il 2020, ha visto Rossi passare al Team Boe Skull Rider e anche da una Honda ad una KTM. Anche la seconda stagione è stata molto difficile per lui, ma è riuscito ad ottiene il 25esimo posto nella classifica iridata. C'è stato quindi un piccolo miglioramento con il miglior risultato che è stato un 11esimo piazzamento nel GP di Valencia, uno dei tracciati che ama di più insieme a quello di Le Mans. Infine, l'attuale stagione: il Team è ancora il Boe Skull, ma il compagno di squadra è cambiato e dopo Davide Pizzoli è arrivato Stefano Nepa.

Per lui il 2021 è iniziato con uno zero nella prima gara in Qatar, per poi proseguire con due 19esimi posti ancora in Qatar e poi in Portogallo e un 17esimo piazzamento a Jerez. Risultati non proprio brillanti ma che sono andati a migliorare quelli del 2020. Infine, il terzo gradino del podio a Le Mans, in una gara molto difficile con condizioni meteo proibitive, che ha visto diversi piloti cadere.

“Se posso farlo una volta, posso ripeterlo”


Per Riccardo Rossi, come ha dichiarato dopo la gara francese, questo risultato rappresenta solo un primo passo e crede possa essere un incentivo a fare bene anche in futuro: “Se posso farlo una volta - ha detto - posso anche ripeterlo”. In più, ha voluto dedicare il terzo gradino del podio a due persone che hanno sempre creduto in lui anche quando gli altri non lo facevano. Il primo è suo papà e il secondo è Fausto Gresini, colui che è stato il suo manager, ma anche un amico speciale con il quale andava a pesca. Speriamo che per Rossi, questo possa essere soltanto il primo di tanti bellissimi risultati e che a Le Mans, in terra straniera, possa essere nata una nuova stella del panorama motociclisitco italiano. I presupposti ci sono.

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