Moto3, Surra: “2021 pieno di emozioni, Rossi insegna anche con uno sguardo”

Il giovane torinese ha raccontato presso il nostro stand ad Eicma le tante novità vissute durante la stagione, iniziata nel CIV e proseguita nel mondiale, e le sue aspettative per il futuro

13.12.2021 ( Aggiornata il 13.12.2021 11:27 )

L’anno solare sta per chiudersi, e tra coloro che certamente hanno vissuto più emozioni in questi 2021 c’è Alberto Surra. Il giovane piemontese infatti è passato nel corso dell’anno dal Campionato Italiano Velocità al mondiale, dopo essere ufficialmente entrato VR46 Riders Academy grazie alle ottime cose messe in mostra già nella passata stagione.
 
“Il 2021 è stato un anno denso di eventi per me - racconta Alberto - dato che ho iniziato nel CIV con il team Bardahl per poi passare al mondiale con Snipers, ed in mezzo sono ufficialmente entrato nella VR46 Riders Academy. Sono cresciuto, sia mentalmente che di statura (ride ndr), quindi sono contento”.
 
L’ingresso nella VR è coinciso con l’ultima stagione da pilota di Valentino Rossi, dal quale anche Surra ha potuto apprendere qualche segreto.
 
“Conosco ancora poco Vale, però posso dire che è una grande persona. Lui e tutti gli altri mi hanno accolto nel modo migliore all’interno del gruppo. Con Rossi basta guardarlo negli occhi per capire cosa ti vuole dire, a volte ti aiuta anche senza parlare”.

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Un altro pilota che ha aiutato Surra è il suo compagno Andrea Migno, con il quale l’amalgama è migliorata gara dopo gara.
 
“All’inizio il rapporto era un po’ rigido, come normale che fosse tra compagni di squadra che non si conoscono, ma poi tutto è migliorato. Nel corso della stagione Andrea mi ha dato tanti consigli, e abbiamo passato tanto tempo insieme: secondo me siamo un bel team, dove ognuno cerca di aiutare l’altro come può. Il prossimo anno spero di battagliare tanto con lui”.
 
La mente di Alberto è ovviamente già proiettata alla prossima stagione, dove sarà certamente chiamato a cogliere risultati importanti.
 
I primi test a Jerez sono andati bene, nonostante non conoscessi la pista e l’aderenza fosse davvero poca. Lavorando con la squadra abbiamo trovato alcune soluzioni interessanti. Ora ho davanti a me un paio di mesi di preparazione, per arrivare alla prima gara nel migliore dei modi”.

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