"Se non fosse per la silenziosità e la scelta di utilizzare solo il 70% del potenziale avrei pensato di essere in sella alla mia moto. Felice di far parte di un nuovo importanta capitolo per Ducati"
20.12.2021 ( Aggiornata il 20.12.2021 17:46 )
V21L. No, non è refuso, bensì il nome del primo prototipo di moto elettrica prodotta da Ducati, che come sappiamo nel 2023 diventerà il fornitore unico per quanto concerne la MotoE. A Borgo Panigale nulla viene lasciato al caso, e nemmeno in questo caso vi è stata un’eccezione, con la moto già in pista giovedì scorso per un primo test in quel di Misano.
Pirro: “Provare la moto elettrica è stata una grande emozione”
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A svolgere questo primo e storico test non poteva che essere Michele Pirro, tester di punta di Ducati, che ha così già raccolto le sue prime impressioni.
“Provare in pista il primo prototipo di MotoE è stata una grande emozione, perché segna l’inizio di un nuovo importante capitolo nella storia di Ducati. La moto è leggera e con un buon bilanciamento, inoltre la connessione del gas nella prima fase di apertura e l’ergonomia sono molto simili a quelle di una MotoGP”.
Parole che fanno sognare, con Michele che ribadisce il concetto a più riprese. “Se non fosse per la silenziosità e per il fatto che in questo test abbiamo deciso di limitare la potenza rilasciata al solo 70% delle prestazioni, avrei potuto pensare benissimo di essere in sella alla mia MotoGP".
Un primo test dunque molto positivo per Ducati, che ora potrà proseguire nello sviluppo. Del resto le tematiche più importanti per quanto concerne una moto elettrica sono risapute ossia il peso, le dimensioni e l’autonomia. Tutti aspetti da migliorare giorno dopo giorno, in attesa che il lavoro in pista generi una Ducati elettrica anche per la strada.
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