Uno dei due piloti a vestire i colori della squadra Yamaha sarà il genovese, che quest'anno si fa in tre e punta a lasciare il segno nella coppa elettrica
Il primo pilota a salire sul prestigioso palco del teatro Filarmonico di Verona, durante la presentazione del WithU Yamaha RNF MotoGP Team è stato Niccolò Canepa, che ha svelato la sua Energica Ego Corsa con cui torna a disputare la MotoE, dopo un anno di assenza. La sfida 2022 per il genovese è tripla tra la partecipazione al Mondiale Endurance EWC, quella nel CIV Superbike e appunto il ritorno nella Coppa elettrica con il team WithU GRT RNF MotoE.
“Sono contento di tornare in MotoE” ha ammesso il pilota che è legato saldamente alla Casa di Iwata di cui è anche collaudatore e coach per i quattro piloti SBK: “Per me è anche più semplice, perché corro per Yamaha, questo è un team Yamaha basicamente, quindi sono all’interno della stessa famiglia”. Finora in questa classe gli è mancato il poter concretizzare le buone sensazioni: “Sono stato vicino al podio diverse volte negli anni passati e mi sembrava di aver finalmente trovato la quadra su come guidare la moto. Poi purtroppo dopo il quarto posto a Misano, a Le Mans mi hanno buttato per terra e sono dovuto partire ultimo nell’ultima gara”.
Nel 2021 non si è potuto rifare perché “molte gare erano concomitanti con quelle di Endurance”, ma ora è giunto il momento che aspettava: “Mi aspetto quantomeno di lottare per il podio”. Il box lo dividerà con Bradley Smith, di cui dice: “Questa è una fortuna, è molto veloce e inoltre il team lo conosco molto bene perché sono le stesse persone con cui condivido il box nel mondiale SBK nel team GRT. Li stimo molto e sono sicuro mi aiuteranno a capire bene la moto”.
Prima di tutto bisognerà ritrovare la forma fisica, dopo l’intervento di un paio di settimane fa, ma la cosa giustamente non lo preoccupa: “Ho la caviglia ancora molto gonfia, ma ho ancora due settimane di recupero prima dei test Endurance. E comunque la prima gara di entrambi i campionati è lontana”. Se parliamo del suo ruolo di coach, ha solo parole di incoraggiamento per Toprak Razgatlioglu: “È un talento incredibile e ha trovato la messa a punto che gli ha permesso di essere il più veloce in pista e soprattutto in gara. In MotoGP? Considerando il suo talento e il suo feeling alla guida, si adatterebbe velocemente”.
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Tornando a parlare della coppa del mondo elettrica ha sottolineato ciò che più lo stimola della sfida che gli si ripropone davanti: “Non ci sono scuse: le gomme sono uguali, la moto anche quindi bisogna dare il massimo. Bisogna cercare di adattare il più possibile lo stile di guida. Anche questa è una dote, non tutti i piloti ce l’hanno”. E la MotoE si è confermata una classe decisamente imprevedibile: “Le gare così brevi diventano spettacolari perché nessuno ha una strategia. Tutti dobbiamo spingere al limite dall’inizio alla fine e quindi diventano combattute, belle da vedere e ci si gioca sempre il campionato all’ultima gara e all’ultima curva”.
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