MotoWeek, Carl Fogarty: “In MotoGP sono tutti noiosi”

Dalla conquista del suo primo titolo nel 1994 alla MotoGP, passando per le vittorie di Jonathan Rea: ecco cosa ha raccontato il 4 volte iridato della SBK a Mirko Colombi e Fiammetta La Guidara

Motosprint

4 dicembre 2020

Sono finiti i tempi in cui i piloti erano liberi sia dentro che fuori dalla pista. Gli anni d'oro della SBK, fatti di battaglie e duelli spettacolari, di cui uno dei piloti simbolo non può che essere il 4 volte campione, Carl Fogarty.

Ospite a MotoWeek, il campionissimo ha risposto alle domande di Fiammetta La Guidara e Mirko Colombi, parlando tanto del passato quanto della realta attuale delle corse motociclistiche.

Secondo te, ci sono dei personaggi o degli showman come in passato?

"Ci sono sempre dei personaggi, ma sono diversi rispetto ai miei tempi. All'epoca potevamo dire tutto a tutti e a nessuno interessava. Oggi, forse, ai piloti non è più permesso essere così. Ma comunque la vediate, Scott Redding è una personalità, sia per il suo aspetto che per il modo in cui è attivo sui social media. È veramente uno sopra le righe".

"Nella MotoGP non credo ci siano grandi personaggi. È difficile rispondere. Mi piace Jack Miller, è un vero personaggio. Ma nella MotoGP, in un certo senso, mi sembrano tutti un po' noiosi. È strano, sono piloti veloci, ma... Quest'anno è un anno strano, perché in MotoGP nessuno sembrava voler essere Campione del Mondo! È pazzesco".

Per l'intervista completa, guardate il video!

MotoWeek, Rinaldi: “Vincere ti permette di fare uno step mentale”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi