EICMA 2021, Botturi sul 2022: “Farò l'Africa Eco Race”

EICMA 2021, Botturi sul 2022: “Farò l'Africa Eco Race”

In esclusiva per Motosprint, Alessandro Botturi ha parlato della sua scelta per il 2022 dove non ci sarà la Dakar, bensì l'Africa Eco Race. Ecco il perchè

23.11.2021 ( Aggiornata il 23.11.2021 12:50 )

Abbiamo intervistato in esclusiva Alessandro Botturi, che si trovava ad Eicma per un evento organizzato da Yamaha. Il pilota di Brescia ha raccontato della sua stagione 2021 con la partecipazione al Campionato italiani Motorally in sella alla Yamaha Ténéré 700, ma anche cosa farà nel 2022: Dakar o Africa Race? La seconda, ecco perchè.

Botturi: “Bello contribuire allo sviluppo della Ténéré”


Intanto abbiamo chiesto ad Alessandro di raccontarci la sua esperienza nel Campionato Motorally: “Posso dire di essere contento, - ha detto - peccato ho saltato la prima gara a causa di un infortunio. Poi sono rientrato e ho vinto tutte le giornate, mi sono piazzato bene anche a livello assoluto. Fare delle giornate in cui mi sono piazzato anche quarto è stato buono, abbiamo fatto vedere anche il potenziale della moto, una moto di serie, 700 bicilindrica ma che si distingue bene anche nel fuoristrada vero. Penso che con Yamaha abbiamo fatto un bel lavoro”.

Appunto, hai contribuito allo sviluppo della Ténéré 700, in che modo? “Si, ho contribuito nello sviluppo. Si sono create delle sintonie dove il pilota e l'ingegnere possono fare davvero tanto”. Come hai trovato le strade del Campionato Motorally dopo le tante che hai solcato in tutto il mondo? “Penso che il Campionato italiano Motorally stia avendo un grande successo di partecipanti, e Yamaha quest'anno ha fatto un challenge dedicato ai loro clienti che hanno partecipato all'interno campioanto, circa 50 persone con il Ténéré. Sono corse veramente impegnative perchè l'italiano Motorally è impegnativo sia a livello di navigazione che di percorso e chi si è presentato alle gare e le ha terminate bisogna veramente dirgli “bravo”. E' l'inizio per andare poi in Africa a fare qualcosa di più”.

“Chi va in Africa ci lascia il cuore”


A proposito di Africa, cosa hai deciso per il 2022? Africa Race o Dakar? “Farò l'Africa Race, anche se non posso ancora dire con che moto la farò”. Come mai anche ques'anno niente Dakar? “Alla fine ho sposato l'Africa Race perchè è sul vecchio percorso della Dakar. Ne ho fatte tante di Dakar in sudamerica e mi mancava farla in Africa. Quando mi hanno chiesto se volevo fare l'Africa Race ho accettato subito e ho capito perchè questa gara (la Dakar) è diventata così famosa: passi in Mauritania, arrivi al traguardo e ti dà una sensazione unica e capisci perchè questa gara ha fatto la storia”.

C'è un ricordo in particolare al quale più tieni? “Ci sono tanti ricordi alla fine ti rendi conto che dopo il Marocco quando entri in Mauritania capisci che sei in un altro mondo, non c'è luce, non c'è niente e già quando arrivi in Senegal ti sembra di tornare alla civiltà. Questi luoghi ti fanno capire cosa sia l'Africa vera e chi ci va ci lascia il cuore”.

Quindi, sugli altri programmi per il 2022: “Farò l'italiano Motorally, qualche gara internazionale e poi promuoverò il marchio di Yamaha Ténéré 700. Mi piace tanto quando organizzano eventi che portano sia i piloti che gli appassionati a fare qualcosa di bello e grande perchè sognano anche loro quello che sognamo noi in gara”.

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