Alex Salvini, elisir di vita: “Posso ancora essere della partita”

Alex Salvini, elisir di vita: “Posso ancora essere della partita”

Il pilota 36enne è ritornato per il 2022 sulla Husqvarna del Team JET-Zanardo, con l’obiettivo di puntare al 15° titolo tricolore e essere tra i protagonisti al Mondiale EnduroGP

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18.01.2022 ( Aggiornata il 18.01.2022 13:36 )

PIACENZA - Dicono che il destino lo scriviamo noi. Dicono che la fortuna o la mala sorte non esistono. Ecco perché bisogna sempre guardare al domani per trovarsi pronti anche di fronte a scelte difficili o controcorrente. Ne sa qualcosa Alex Salvini che quest’anno ha deciso di ritornare sulla Husqvarna FE del Team JET-Zanardo con cui nel 2018 sfiorò per tre incredibili sfortune quello che avrebbe potuto essere il suo secondo titolo iridato nel Mondiale EnduroGP della classe E2 in cui aveva stradominato l’intero campionato. Purtroppo per lui furono determinanti tre incredibili episodi negativi.

Il primo; il ritiro del sabato nel GP d’Italia per acqua mischiata alla benzina, trovata dopo un accurato controllo nel serbatoio. Il secondo; un minuto perso la domenica al GP di Francia per la moto rimasta incastrata tra gli alberi della Enduro Test. Il terzo ed ultimo; l’accidentale strappo dei due cavi elettrici posizionati sotto il corpo farfallato dell’iniezione, che gli fecero tagliare il traguardo del GP di Germania fuori tempo massimo.

Scopriamo insieme in questa intervista in esclusiva perché Salvini ha scelto di ripartire nuovamente da zero con coraggio, classe, tanta voglia di lavorare, ma soprattutto, con il desiderio di rimettersi in discussione dopo due anni difficili.

L'intervista ad Alex


Dopo tre anni con Honda-RedMoto come è nata la decisione di ritornare con il Team JET-Zanardo e sulla Husqvarna FE 450 con cui avevi già corso nel 2018 sfiorando clamorosamente quello che avrebbe potuto essere il tuo meritatissimo secondo mondiale della E2?

“La decisione è nata quando, a metà 2021, in un momento molto difficile per me, prima Luca Castellana, mio amico e tecnico personale nella sfortunata stagione 2018, poi Franco Mayr sono venuti da me per sentire come stava andando. Così parlando, sono usciti i ricordi di quel mondiale di quattro anni fa e di come è purtroppo finito e che magari sarebbe stato bello provare a ripetere quella esperienza nella speranza di un finale migliore. In quel momento ero veramente a terra, sia moralmente che fisicamente, ma nei giorni successivi questo pensiero è continuato a girare nella testa. Ora, eccoci qui di nuovo insieme con il Team JET-Zanardo e l’Husqvarna”.

Insomma il Team JET-Zanardo di Franco Mayr che è stato praticamente il tuo primo amore.

“È vero, con questa squadra ho avuto sempre un buon feeling e ottimi risultati. Dalla conquista del titolo E2 nel 2013, ai secondi posti sempre nella E2 nel 2014-15 dietro a Pela Renet e Antoine Meo, fino al 2018, durante il quale, titolo conquistato o no, siamo stati i protagonisti assoluti. Franco è davvero bravo nel coinvolgere, nel seguire, motivare e creare un gruppo di lavoro solido perché credo sia davvero uno dei pochi veri team manager che negli anni mi ha capito e gestito bene per farmi rendere al meglio”.

Nel 2021 hai vinto il tuo 14° titolo italiano tra cui 2 nel Cross e 12 nell'Enduro conquistando il tricolore 450 4T, mentre al Mondiale le cose non sono andate come speravi per problemi fisici.

“Nel 2021 è arrivato il mio 14° titolo italiano, ma è stata una magra consolazione. È stata senza dubbio la mia stagione più difficile e sofferta da quando nel 2011 ho lasciato il cross per passare all’Enduro. Prima per l’intervento chirurgico alla spalla destra subito nel novembre 2020, con conseguente complicazione ed un secondo intervento che mi ha fatto risalire in moto poche settimane prima della prima prova degli Assoluti d’Italia, poi per l’infortunio alla schiena subito durante il promo GP del Mondiale in Portogallo con uno schiacciamento delle vertebre lombari ed una compressione al nervo sciatico. Come se non bastasse poi, ho avuto anche la mononucleosi che mi ha veramente messo ko sia fisicamente che mentalmente”.



Ora è già tempo di pensare alla prima gara degli Assoluti d'Italia del 5-6 marzo a Arma di Taggia. Come hai pianificato la tua preparazione?

“Vengo da due stagioni davvero difficili per via degli infortuni, dove ho perso più di 9 mesi e a 36 anni compiuti, queste cose si sentono. Rispetto al normale, ho anticipato l’inizio della mia preparazione di un mese ed a inizio novembre ho iniziato ad allenarmi fisicamente per colmare quel gap fisico che ho dagli altri piloti. Ho cercato in questi mesi di ricostruire una base fisica solida ed ora mi concentrerò molto sull’allenamento specifico in moto, per riprendere feeling e velocità”.

Parliamo di tecnica: cosa hai chiesto alla squadra per sviluppare al meglio l'Husqvarna FE 450 4T con cui gareggerai?

“Inizialmente avevamo preso in considerazione anche di poter usare la FE 501, ma poi insieme abbiamo deciso di usare la FE 450, moto dove sia io che il Team abbiamo più esperienza”.



Su quali aree specifiche della moto si concentrerà maggiormente il lavoro con la squadra?

“La moto che avevo lasciato a fine 2018 era ottima, ma quella che ho trovato ora e potuto provare a inizio gennaio 2022, è davvero eccezionale. La base di partenza è incredibilmente performante. Con i tecnici del Team JET-Zanardo stiamo lavorando per avere un motore più preciso e lineare al tocco del gas rispetto a quello che usava l’inglese Joe Wooton nella passata stagione, ma soprattutto ci concentreremo molto sulla messa a punto della ciclistica. Prima, però dovrò avere una velocità che mi consenta di provare al meglio perché ora non avrebbe senso voler testare dei set up e provare soluzioni non definitive e ancora tutte da verificare tra gennaio e febbraio”.



Quali sono gli obiettivi che hai pianificato con il team manager Franco Mayr?

“Franco è un vincente, ha vinto tanto come Team Manager nella sua carriera; quindi so quale è il suo obiettivo senza che lo dica. Dal canto mio devo essere realista; vengo da due stagioni durissime, ho 36 anni e i miei avversari sono davvero molto forti e più giovani rispetto a me. Non voglio sbilanciarmi in nessun pronostico perché non saprei nemmeno io cosa potrei essere in grado di fare. Posso solo dire che se ho fatto la scelta di staccarmi a livello sportivo e mentale dal mio team S2 Motosport e di correre per il team JET-Zanardo in quanto mi sento ancora in grado di dimostrare a me stesso e a tutti che posso ancora essere della partita”.

Se negli Assoluti il tuo obiettivo sarà quello di arrivare a quota 15 titoli, al Mondiale della E2 sarà davvero una gran battaglia perché la lista degli avversari oltre a te comprendete almeno altri sei/sette top riders davvero tosti e chi ritieni possa essere il più pericoloso?

“Abbiamo scelto di correre nella E2, la classe più combattuta in assoluto perché, comunque, sappiamo che quella può essere la moto adatta a me e vogliamo fare il meglio possibile. Anche in passato mi era stata fatta questa domanda e, la mia risposta rimane sempre la stessa: non ho mai scelto la categoria per avere la vita più facile. Tanto se vuoi vincere, devi essere comunque il più forte di tutti. Punto e basta. Mi ricordo che nel 2013 mi dissero la stessa cosa. A parte tutto, gli avversari sono tantissimi nella E2; ovviamente in cima alla lista, Garcia, Holcombe, Ruprech, Watson, MacDonald e non ultimo, Milner”.

Nella tua carriera hai vinto parecchio. Quale è stata la tua più bella affermazione? Il Titolo Mondiale 2013 o il Trofeo Mondiale con l'Italia in Maglia Azzurra alla Sei Giorni 2007 in Cile dove con la Yamaha 250 4T hai debuttato nell'Enduro?

“Fortunatamente ho vinto tanto in carriera anche se avrei potuto vincere molto di più e le vicende delle due stagioni 2018 e 2019 lo confermano. A livello di soddisfazione personale, il titolo del 2013 è stato sicuramente il più gratificante, il coronamento di un sogno. La Sei Giorni 2007 è stata la cosa più inaspettata e bella di tutte perché vincere la Sei Giorni al debutto in una gara di Enduro, venendo dal motocross ed essendo stato chiamato all’ultimo per fare parte della squadra in Magli Azzurra, quasi praticamente per caso, ha davvero dell’incredibile”.

Sei Giorni 2022 in Francia e se la FMI ti chiedesse di indossare nuovamente la Maglia Azzurra dell'Italia?
“Compatibilmente con le decisioni dei tecnici FMI e gli impegni del Team JET-Zanardo, accetterei immediatamente. Indossare la Maglia Azzurra è sempre qualcosa di eccezionale e devo essere onesto, nel 2021 non averla potuta indossare alla Sei Giorni in Italia è stata dura, ma giustamente, non sarei stato in grado di poter correre una gara così nelle condizioni fisiche in cui mi trovavo”.

Alex con la tua compagna Sara Trentini formate una famiglia tutta racing. Come riesci a gestire i tuoi impegni con le gare di Enduro, con quelli di Sara con il Trial, anche perché c'è il vostro bimbo Sebastian?

“E’ davvero così, non penso ce ne siano molte le famiglie in giro come la nostra. Praticamente durante l’anno tutti i nostri weekend li passiamo sui campi gara, oppure in pista al Borilli Off-road Park di Pietramurata, il parco pista della famiglia di Sara. Compatibilmente con gli impegni, cerchiamo di essere sempre presenti l’uno alle gare dell’altro, e Sebastian ci segue a tutti gli eventi. Sara è davvero brava perché anche durante i suoi weekend di gara, fa praticamente la mamma a tempo pieno lo stesso”.

Hai già pensato a quando smetterai con le gare cosa farai?

“Onestamente sto ancora pensando a cosa farò da grande… In questi anni ho cercato di aprirmi più strade possibili per quando smetterò. Mi sono creato un'area a casa con piste e speciali di enduro, cross, estreme. Sono proprietario di un Team, sono diventato anche Tecnico Federale, faccio da tester ed Ambassador per alcune aziende impegnate nell’off road. Non voglio precludermi niente, perché il futuro è impossibile da prevedere. Una cosa è certa, mi piace lavorare con i giovani e sono troppo appassionato di questo sport per non continuare in questo ambiente”.

Le parole del team manager


Franco Mayr: "Sono veramente orgoglioso di aver potuto contare ancora sull’appoggio da parte di Husqvarna Italia per avere nuovamente Alex Salvini con noi nel team JET-Zanardo. All'interno della nostra struttura Luca Castellana è stato incaricato di essere il team manager della formazione. Siamo sicuri che Luca grazie alla sua esperienza di 9 anni già passati con noi nella squadra, saprà al confrontarsi al meglio con i piloti e le aziende che ci supportano dando una ventata di gioventù e idee".

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