Mondiale EnduroGP 2022: Andrea Verona nella storia

Mondiale EnduroGP 2022: Andrea Verona nella storia

"Tu chiamale, se vuoi, emozioni"! L'ha scritta Mogol, suggerendo a Lucio Battisti di comporre le musiche e cantarla, col risultato che questa canzone divenne uno dei capolavori storici del sodalizio Mogol-Battisti. Ma le emozioni non esistono però solo nelle canzoni, si concretizzano e si vivono

25.10.2022 ( Aggiornata il 25.10.2022 14:39 )

La settima, ultima prova del Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP 2022, andata in scena in Germania, non ha lesinato emotività, batticuore, speranze, delusioni, gioie, dispiaceri fino all'ultimo tanto che verrà ricordata per quattro motivi.

Missione compiuta

Il primo, la più importante? La missione compiuta da Andrea Verona! Dopo averci già entusiasmato due mesi fa al GP di Ungheria vincendo in anticipo il suo terzo Titolo Iridato della classe E1, meravigliandoci nuovamente due settimane fa con la doppia vittoria del primo Titolo Assoluto e della 250 4T negli Assoluti d'Italia, Verona questa volta ha fatto davvero di più. Insomma: se è un sogno, però, per favore non svegliateci. È tutto vero; perché a colorare di verde-bianco-rosso una giornata indimenticabile per l'enduro azzurro è stato ancora lui: sì, Andrea Verona. Ormai “Patrimonio Mondiale del Fuoristrada” e, poco importa se questa ricchezza è Italiana, anzi 100% "Made in Schio in provincia di Vicenza".

Questa gara disputata nella culla dell'enduro tedesco, tra le più celebri al mondo come tradizioni e con un seguito di appassionati presenti alla gara stimato in oltre 40mila spettatori (solo nel SuperTest di venerdì sono stati 10mila i biglietti di ingresso venduti a 25 Euro, n.d.r.), ha visto Verona primo pilota italiano vincere anche il Titolo Mondiale EnduroGP. In realtà, ci era già riuscito nel 1998 Giovanni Sala, quando 24 anni fa si impose in quella che dal 1998 al 2004 venne titolata come Classifica Assoluta del Campionato Mondiale, vinto consecutivamente fino al 2004 dal finlandese Juha Salminen. Dal 2005 questo titolo non venne più assegnato dalla FIM fino al 2018 quando è stata introdotta finalmente la Classifica Assoluta EnduroGP.

Dai, se è un sogno, per favore non svegliateci in quanto questa volta la realtà ha davvero superato la fantasia e le emozioni, facendoci finire gli aggettivi. Spettacolo e adrenalina pura già sabato, quando Verona in tutte le 12 speciali è sembrato interpretare alla perfezione le migliori acrobazie dei jet delle Frecce Tricolori, tracciando nel cielo una lunga scia con i colori della bandiera dell’Italia.
Un capolavoro? Sarebbe un’estasi sportiva pensare solo questo. Perché se Verona nella E1 ha dominato alla stragrande la stagione centrando 13 vittorie e 1 seconda posizione, nella Classifica EnduroGP è stato un autentico martello di costanza nella gestione di ogni gara: 1 primo, 6 secondi, 5 terzi, 2 quinti.
Quello compiuto dal fenomeno Verona è uno spettacolare trionfo nella storia della specialità: lo spot più bello. Fabio Farioli, team manager enduro GASGAS-KTM Factory, analizzando le doti del suo pilota ci ha detto: "Andrea ci ha stupito tutti quest’anno vincendo tutto quello che c’era da vincere. Ci ha impressionato per freddezza, lucidità e determinazione nel preparare ed affrontare ogni singola gara.
Ha solo ventitre anni, ma agonisticamente sembra un pilota con molta più esperienza, corre con la testa sulle spalle rischiando quando serve ed accontentandosi quando non è giornata. Ma è sempre tremendamente veloce, in ogni situazione, lavorando in perfetta sintonia con tutta la squadra e l’azienda. Tutto questo lo fa un campione vero. Ed ha ancora ulteriori margini di crescita. Prepariamoci anche perché ha appena rinnovato con noi di GASGAS per altri due anni fino a tutto il 2023".
Ricordiamo che Verona è stato anche il primo pilota ad avere vinto la EnduroGP con una 250 4T in quanto dal 2018 al 2021 si sono sempre imposte moto 300 2T o 450 4T. Aggiungiamo; speriamo che non sia solo un semplice rumors quello di vedere Verona nel 2023 affrontare una nuova sfida agonistica passando dalla E1 alla E2, magari con Garcia retrocedere dalla E2 alla E1.


Il secondo motivo, è che la festa italiana in Germania è stata impreziosita da altri quattro titoli iridati "Made in Italy". Quello della TM, vincitrice con il Team Boano della classe E2 con l'australiano Wil Ruprecht, della E3 con l'inglese Brad Freeman con la Beta al terzo mondiale consecutivo in questa classe e dai due mondiali conquistati dalla Fantic nella Youth e Women, rispettivamente con Harry Edmondson e Jane Daniels.


Ruprecht ha ribadito i suoi progressi che lo hanno visto passare dalla quarta posizione in EnduroGP e dalla seconda in E2 del 2021, a lottare quest'anno fino all'ultimo per il titolo EnduroGP compromesso per lo zero della squalifica del Day2 in Ungheria. Ruprecht, in questa gara non si è però deconcentrato mettendo nel mirino il titolo della E2 che ha vinto in un finale ricco di tensione nella sfida con Garcia, Watson e Holcombe facendo suo il Mondiale con una terza e quarta posizione. Grande merito di Ruprecht è stato quello di aver saputo gestire con freddezza l'iniziale vantaggio in classifica di 12 punti su Watson e 21 su Garcia, mentre Holcombe nonostante una seconda e terza era posizione era comunque già fuori dai giochi iridati staccato di 58 punti per il doppio zero in Portogallo causato dagli infortuni del precedente GP di Spagna.


Nella E3 sbalorditivo Brad Freeman, fantastico Mikael Persson: anche il GP di Germania ha esaltato i due fenomeni di questa classe, una spanna sopra a tutti gli altri della E3. Freeman si è imposto sabato colmando il divario di 3 punti che lo divideva da Persson.

Difficile dire chi si sia meritato di più questo mondiale: Freeman velocissimo come nessun altro in una stagione nella quale ha subito ben tre infortuni; frattura clavicola sinistra in allenamento a metà marzo subito operata, frattura scomposta mano sinistra al GP Portogallo, contusione allo sterno al GP d Slovacchia tanto da rinunciare alla Sei Giorni con la Gran Bretagna. Persson, al debutto nella EnduroGP, ha superato qualsiasi avversità. Due piloti straordinari, che hanno alzato così tanto il livello da far sparire gli altri piloti dalla lotta per la vittoria.

Giusto che siano stati loro a giocarsi il titolo fino all'ultimo arrivando al verdetto finale per Freeman che vincendo anche domenica ha staccato Persson in classifica di 3 punti.


Terzo motivo: la doppietta Fantic con Jane Daniels che, dopo la seconda posizione del 2021, preceduta solo da Laia Sanz, quest’anno non ha avuto rivali vincendo dopo la Sei Giorni il suo terzo titolo iridato Women (2019-2020). Il secondo mondiale di questo 2022 targato Fantic è quello Youth conquistato da Harry Edmondson davanti all’azzurro Kevin Cristino che fino all’ultimo ha lottato per il primato vincendo Day 1 e finendo secondo in Day 2 in una classifica sulla quale ha purtroppo pesato lo zero del sabato in Spagna che avrebbe sicuramente potuto cambiare il verdetto finale della Youth.

A tutto ciò aggiungiamo i vari podi e piazzamenti ottenuti dai piloti azzurri. Primo fra tutti la seconda posizione nella E1 di Thomas Oldrati motivatissimo anche in questa gara a non lasciare nulla di intentato finendo due volte in seconda posizione con tris di medaglie d’argento della E1 nel 2019-2020-2022. Restando alla E1 terzo gradino del podio finale per Matteo Cavallo, come pure nella E3 per Matteo Pavoni nonostante il ritiro di sabato per problemi tecnici.

Nella Junior Assoluta e EJ1 dominata dal fenomeno francese figlio d’arte, Zah Pichon, seconda posizione per Roni Kytonen. Nella EJ1 top five finale per Claudio Spanu in questa gara settimo e terzo. Nella Junior EJ2 una settima e quinta posizione per Enrico Rinaldi con Morgan Lesiardo nono e sesto, in una classifica finale nella quale Rinaldi è finito quinto e Lesiardo sesto.

Nella Youth Kevin Cristino ha completato il dominio Fantic con una seconda posizione finale sulla quale ha purtroppo pesato lo zero del ritiro nel Day 1 in Spagna. Nelle Classi Open, infine, titolo Senior per Andrea Belotti e terza posizione nella 2T per Roberto Rota.
Quarto e ultimo motivo, è il positivo debutto del promoter Prime Stadium che ha impresso una nuova immagine di positività e dialogo aperto nel Mondiale EnduroGP in un Campionato Mondiale 2022 indimenticabile soprattutto per il “Made in Italy”.


CLASSIFICHE FINALI MONDIALE WTPGLOBAL FIM ENDUROGP 2022 DOPO 14 GIORNATE DI GARA

ENDUROGP
1. Verona (Ita-GASGAS), punti 219; 2. Garcia (Spa-KTM), 195; 3. Ruprecht (Aus-TM-Boano), 180; 4. Watson (Gbr-Honda-RedMoto), 170; 5. Holcombe (Grb-Beta), 127; 6. Oldrati (Ita-Honda-RedMoto), 124; 7. Freeman (Gbr-Beta), 112; 8. Persson (Swe-Husqvarna), 87; 9. Milner (Aus-Fantic), 76; 10. Cavallo (Ita-TM-Boano), 68; 11. Blanjoue (Fra-KTM), 63; 12. Salvini (Ita-Husqvarna), 47; 13. Pavoni (Ita-TM-Boano), 42; 14. Sans Soria (Spa-Husqvarna), 36; 15. McCanney J. (Gbr-Husqvarna), Magain (Bel-Sherco) 33; 19. Guarneri (Ita-Fantic), 26; 22. Bernardini (Ita-Honda-RedMoto), 20.

E1: 1. Verona, punti 277; 2 Oldrati, 222; 3. Cavallo, 186;
4. McCanney J. (Gbr-Husqvarna), 154; 5. Magain (Bel-Sherco), 126;
6. Crivillin (Bra-Honda), 119; 7. Bernardini (Ita-Honda-RedMoto), 104; 9. Soreca (Ita-Husvarna), 88.

E2: 1. Ruprecht, 219; 2. Garcia, 210; 3. Watson, 209; 4. Holcombe, 165; 5. Blanjoue, 165; 7. Salvini, 104.

E3: 1. Freeman, punti, 229; 2. Persson, 226; 3. Pavoni (Ita-TM-Boano), 178; 4. Sans Soria, 161; 5.McCanney Daniel, 155; 10. Guarneri, 71.

Junior Assoluta: 1. Pichon (Fra-Sherco) punti, 269; 2. Kytonen (Fin-Honda-RedMoto), 216; 3. Fargier (Fra-Beta), 184; 4. Ahlin (Swe-Beta), 168; 5. Etchells (Gbr-Fantic), 140; 9. Spanu (Ita-Honda-RedMoto), 86; 10. Rinaldi 71 (Ita-GASGAS-GTG Motogamma); 11. Lesiardo (Ita-Sherco-CH Racing), 65; 15. Morettini (Ita-KTM), 34.

Junior EJ1: 1. Pichon, punti 271; 2. Kytonen, 233; 3. Etchells, 183; 4. Spanu, 156; 5. Fischeder (Ger-Sherco), 148; 8. Morettini, 94.

Junior EJ2: 1. Fargier, punti 256; 2 Ahlin, 225; 3. Norrbin (Swe-Fantic), 197; 4. Cortes (Spa-GASGAS), 170; 5. Rinaldi, 154; 6. Lesiardo, 136.

Youth: 1. Edmondson (Gbr-Fantic), punti 238; 2. Cristino (Ita-Fantic), 228; 3. Giraudon (Fra-Sherco), 185; 4. Puhakainen (Fin-TM Boano), 182; 5. Fontova, 142; 11. Bernini (Ita-Beta), 64; 13. Delbomo (Ita-GASGAS-GTG Motogamma), 43; 16. Corsi (Ita-Fantic).

Women: 1. Daniels (Gbr-Fantic), punti 160; 2. Badia (Spa-Rieju),134; 3. Rowett (Gbr-KTM), 114; 4. Vieira (Por-Yamaha), 108; Chaplot (Fra-Sherco), 76.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi