L'oro del Veneto parla l'Enduro

Dove c’è lavoro c’è bellezza; così viene definito il Veneto. La terra d’arte e di mercanti da dove partì Marco Polo alla scoperta dell’oriente raccolta nell'opera letteraria Il Milione. Parliamo di sgobboni, gente orgogliosa, agricoltori, letterati, sindaci sceriffi, storici dell’arte, vigneti immensi, schei, lavoratori infaticabili. Ma non solo, perché il Veneto nel 2022 ci ha dato anche una delle più belle realtà dell’enduro italiano capace di dominare e vincere il titolo Europeo Junior EJ1 e il Campionato Italiano Junior Assoluto e 250 4T.

Carlo Minot, chi è e come è approdato all'enduro

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Carlo Minot, nato a Vittorio Veneto l’1° gennaio 1999, è stato uno dei piloti rivelazione della stagione 2022 passando nel giro di pochi mesi da mancato ex trialista a promessa dell’enduro italiano e autentica realtà della tradizione veneta della specialità. Minot, nel corso del 2022 è divenuto un pilota capace di gestire mentalmente al meglio tutto l’arco di una gara, e soprattutto, ha acquisito una fiducia nei propri mezzi risultando veloce su ogni tipo di speciale e finalizzando al meglio le risorse tecniche di cui dispone grazie all’esperienza maturata nel trial.

Come è nata la tua passione per le gare di fuoristrada?
“Fin da bambino ho sempre vissuto tra le moto; mio papà Mario, oltre a essere un motociclista incallito, ha dato vita alla concessionaria Moto-RI di Vittorio Veneto. Con le gare ho iniziato facendo trial vincendo nel 2007 il Campionato Triveneto con Beta 50 monomarcia e nel 2009 l’Italiano Junior con la GASGAS. Nel 2010 la FMI mi ha inserito nel progetto Maglia Azzurra partecipando anche ai raduni colleggiali FMI con i tecnici del Trial. Nel 2010 ho vinto il secondo Titolo Italiano e il Triveneto, ripetendomi nel 2012 e 2013”.

Allora è iniziato tutto con il trial?
“Si diciamo che anche altri campioni dell’enduro hanno iniziato con il trial. Tra questi Paul, Jack e Harry Edmondson, Stefan Merriman e altri ancora. Diciamo che il trial ti abitua a studiare, valutare, affrontare e superare con metodologia i vari ostacoli guidando la moto in piedi sulle pedane in armonia con il corpo. Nell’enduro avviene più o meno la stessa cosa solo che gli ostacoli li devi superare di slancio e in velocit, tanendo sempre in considerazione possibili imprevisti”.

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