Italia Campione del Mondo al Nazioni: il giorno più lungo

Italia Campione del Mondo al Nazioni: il giorno più lungo© L.Resta

Ci sono voluti 19 anni per riportare il trofeo Chamberlain nella bacheca della Federazione Motociclistica Italiana ma Antonio Cairoli, Mattia Guadagnini e Alessandro Lupino sono riusciti nell’impresa centrata solo altre due volte

26.09.2021 21:28

Arrivati alla terza manche da primi assoluti, con e senza scarto, a Cairoli e Lupino toccava il delicato compito di limitare i danni, portando al traguardo entrambe le moto nella top ten, mettendo così al sicuro la vittoria finale. Come in ogni grande storia di sport, anche in questa però ci si è messa di mezzo la sorte avversa, materializzatasi nel primo giro quando Lupino, partito alla grande e ben posizionato, è stato colpito duramente da un pilota che lo ha spinto fuori pista. Rientrato tagliando un tratto della pista, il viterbese si è visto comminare una penalità di dieci posizioni da scontare sul risultato finale della manche. 

Il tabellone dei risultati quando appare la segnalazione per Lupino

Suspence e paura si affacciano su Mantova


I trenta minuti più due giri di gara sono stati i più lunghi del Nazioni con le voci più disparate che facevano passare l’Italia dalla vittoria netta con dieci lunghezze sull’Olanda seconda, a quinta con la squalifica del pilota italiano per taglio della pista. Solo a metà gara si è capito che la sanzione sarebbe consistita in dieci posizioni di penalizzazione e che ad Alessandro sarebbe bastato superare Karlis Sabulis per aggiudicarsi il tanto agognato trofeo. L’arrivo di Cairoli, secondo dietro Herlings, è stato accolto da un’ovazione ma l’attesa di Lupino è stata ancor più trepidante e quando il pilota del team Marchetti è passato sotto la bandiera a scacchi settimo, è stata festa. Cairoli attendeva l’amico di una vita e testimone di nozze poco più avanti e l’abbraccio tra i due amici è stato un’esplosione di gioia pura per un traguardo solo sfiorato in precedenza. 

La gioia incontenibile sul podio: l'Italia è Campione del Mondo

Guadagnini il migliore in pista


Questa vittoria appartiene a tre piloti che hanno dato tutto per portarla a casa, a Guadagnini in primis, che ha ottenuto il miglior risultato della squadra, con un quinto ed un sesto posto che avrebbero potuto essere anche qualcosa di più senza la scivolata della seconda manche, quando il veneto era terzo. Mattia ha saputo trascinare l’Italia alla vittoria nell’anno del debutto in MX2 e al Nazioni, dimostrando una maturità fuori dal comune. Anche Alessandro Lupino ha dato tutto quello che aveva per coronare il sogno assieme ai compagni e amici di squadra, il pilota delle fiamme oro ha portato a casa due risultati solidi che senza la squalifica sarebbero valsi all’Italia 10 lunghezze di vantaggio sugli inseguitori. Alessandro ha stretto i denti alla fine di gara due quando era visibilmente provato ed è ripartito nella terza frazione più motivato che mai, ritrovandosi incolpevole, lanciato sul terrapieno fuori dalla pista, dal contatto di un avversario troppo irruento. 

L'abbraccio tra Cairoli e Lupino a fine gara la dice lunga sulla loro amicizia

Velocità, fango e tanta voglia di farcela


Che dire infine di Antonio Cairoli che finalmente, due settimane dall’annuncio del ritiro a fine stagione, corona il sogno di una vita, quello di diventare Campione del Mondo con il suo paese, dopo esserlo stato ben nove volte individualmente. Tony aveva già vinto tre volte la classifica individuale del trofeo, nel 2012, 2013 e 2016 ma aveva solo sfiorato il successo nel 2018 a Red Bud, quando la squalifica di Cervellin aveva privato l’Italia del secondo posto. Il campione siciliano ha voluto correre a Mantova a tutti i costi, infortunato meno di una settimana prima a Riola e ancora dolorante, pur di tentare un’ultimo assalto al trofeo tanto ambito e i suoi sforzi sono stati premiati. Il suo sorriso parlava più di qualsiasi discorso ridondante e la luce che emanavano i suoi occhi la dicevano lunga sulla voglia infinita di vittorie che da sempre lo motiva.

Infortunato e sotto antidolorifici, Cairoli ha fortemente voluto esserci

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