MXGP: Alberto Forato, l'eleganza del gigante

MXGP: Alberto Forato, l'eleganza del gigante

L'intervista esclusiva: "La mia stazza non sempre è un vantaggio, ma quest'anno sto andando forte"

05.05.2022 ( Aggiornata il 05.05.2022 12:29 )

Esuberante è l’aggettivo che può descrivere meglio Alberto Forato: esuberante nel carattere, sempre protagonista e sempre pronto a giocare e scherzare, e esuberante fisicamente con i suoi 190cm di altezza e 95 chili di peso. Un gigante che in sella sa trasformarsi in libellula, con un guida molto leggera e precisa, lineare e senza eccessi o sbavature.

Miglior azzurro


Veneto, di Cavaso del Tomba, “Albertone” al suo secondo anno nella massima categoria raccogliere il testimone di Antonio Cairoli.

Senza esagerare, a 22 anni è comunque il miglior azzurro in MXGP. Arrivato al Mondiale con l’Husqvarna del Team Maddii nel 2020 (MX2) dopo il terzo posto nell’Europeo 250 del 2019, l’anno successivo è passato alla MXGP con la squadra di Emanuele Giovannelli (SM Action GasGas) e in una stagione caratterizzata da due infortuni è riuscito a mettersi in luce in un paio di GP: sesto assoluto in Turchia e nono in Francia. Quest’anno è partito subito bene, settimo di GP in Inghilterra, poi ottavo in Gara 1 a Mantova (dove purtroppo in Gara 2 è stato fermato da un problema alla moto), 14° in Argentina senza energie per una intossicazione alimentare, e nono in Portogallo con due buone rimonte.

Nel GP Trentino è stato nono in Gara 1 (partito 11°), ma è in Gara 2 che ha regalato spettacolo: partito intorno alla decima posizione, in soli sei giri è risalito quinto, alle spalle di Prado, un due volte iridato. Alberto, il più veloce in pista, ha cercato il sorpasso sullo spagnolo ma è incappato in una caduta che lo ha costretto al ritiro.

“Ero lì e volevo passarli tutti e tre... – Alberto si riferisce a Prado, Renaux e Seewer, con Gajser probabilmente irraggiungibile – per una volta che ci sono, ho l’occasione giusta, perché non provarci? Corro per vincere e stavolta erano alla mia portata. Potevo accontentarmi ma a me piace vincere, è la prima volta che mi son trovato lì e volevo passarli tutti. Purtroppo quel punto della pista era molto insidioso, fino ad allora non avevo fatto nessun errore e in quella curva è stato un attimo, mi è scappata via”.

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L'intervista a Forato


Non eri neanche al meglio della forma.

“Sì, mercoledì ero caduto in allenamento e mi ero rotto una costola, anche se l’abbiamo capito soltanto il lunedì dopo Arco. Ero comunque dolorante, però ho fatto la pole nelle cronometrate del sabato e dunque ero molto veloce. Poi nella prima manche ho un po’ ‘dormito’, forse perché avevo preso una Tachipirina per il dolore al costato e mi ha un po’ ‘sedato’, e prima della seconda manche infatti ho preferito non prendere niente per essere più vigile, pur con il dolore che si è rifatto sentire. Stavo andando benissimo, poi quella caduta... peccato, ma non ho esagerato, quando vado in moto faccio soltanto quello che so fare. Mi dispiace molto ma ero lì, ero veloce e volevo passarli... vedevo che guadagnavo terreno...”.

 Dopo questo GP cosa cambia?

“Non lo so, sicuramente ora c’è più convinzione. Sto lavorando tanto e avere queste soddisfazioni è importante, ti danno morale. Dopo questa gara le mie sensazioni sono cambiate. È il mio secondo anno di MXGP e l’obiettivo era cercare di stare più vicino ai piloti ufficiali, non è che puoi sperare molto di più... Ora la convinzione è che posso lottare con chiunque, è qualcosa che non mi aspettavo. Invece i miei preparatori se lo aspettavano, ma non così presto, comunque erano convinti ci sarei arrivato. Adesso c’è la consapevolezza che posso stare con i primi e questo cambia molto, continueremo a lavorare duro, e devo ringraziare il team e chi mi segue da vicino: Christian Beggi per la preparazione tecnica Yuri Naldini per la parte fisico-atletica e Alix Power-Rivoltini per alimentazione e integrazione”.

 Ora cambiano gli obiettivi?

 "Sono nono e non è male, vedo davanti e intorno soltanto piloti ufficiali. Considerando i due “zero” in campionato potevo anche stare meglio. La classifica è importante ma secondo me fino a un certo punto, ora è fondamentale la convinzione di poter lottare lì davanti. Adesso punto a fare sempre meglio e trovare continuità di risultati positivi nei 15 GP che mancano”.

Ci sono margini di crescita?

“Penso di sì. Soprattutto in partenza ci sarebbe da migliorare, ma nel mio caso c’è anche un problema di stazza che non è facile risolvere: se prendi Prado, lui peserà quasi venti chili meno di me e ovviamente non è facile partigli davanti... aggiungi pure che sicuramente anche la moto fa un po’ di differenza perché un mezzo ufficiale con l’elettronica e tutto ti aiuta in partenza. In realtà abbiamo visto che esco forte dal cancelletto, come spunto sulla griglia, ma come le ruote vanno sulla terra perdo terreno”.

In Trentino, non lontano da casa tua, c’era un grande tifo per te.

“Sì, il pubblico l’ho sentito tantissimo in gara, mi spingeva e sentivo anche gli speaker urlare il mio nome, sono belle emozioni. Toccava a me a fare gli onori di casa... purtroppo Tony non c’è più in pista e io ero il migliore degli italiani”.

Weekend in effetti piuttosto difficile per gli altri azzurri della MXGP. Lupino purtroppo fuori per l’appendicite, Monticelli ha preferito fermarsi per tornare in forma, e anche Lapucci per il riacutizzarsi del problema alla schiena. La wild card Ismaele Guarise ha raccolto due punti in Gara 2.

“Dovrò fare meglio io per rappresentare l’Italia in MXGP. In MX2 siamo messi un po’ meglio con Andrea (Adamo) e Mattia Guadagnini. Tra l’altro Mattia l’ho visto andare molto forte nella seconda manche, e gli ho anche “rubato” una traiettoria dove si guadagnava parecchio”.

Il tuo compagno di squadra Adamo sta facendo molto bene in questa stagione, anche se ad Arco ha pagato la caduta in Gara 2.

“Complimenti al nostro team, perché nel Mondiale come squadra privata ci stiamo difendendo molto bene. Andrea nella MX2 senza quella caduta sarebbe ancora quinto, e non dimentichiamo che è salito per la prima volta sul podio a Mantova... sinceramente non me l’aspettavo perché fare podio in mezzo agli ufficiali è un risultato fantastico”.

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