SMX: rivoluzione americana

Che qualcosa di grosso fosse nell’aria lo si era capito, la formula più o meno era già stata svelata dagli stessi organizzatori, ora quello che emerge dopo la conferenza stampa tenuta all’interno dello stadio che accoglierà la finale del SMX, è che i due organizzatori di Supercross, Feld Entertainement e del National, MX Pro Sport, hanno messo insieme le loro forze per contrastare il potenziale pericolo rappresentato dal nascente Campionato del Mondo di Supercross che guarda caso, prende il via proprio questa settimana a Cardiff in Galles.

Il Los Angeles Coliseum con il lay out della pista che ospiterà la finale del primo SMX

Un matrimonio d'interesse per una prima assoluta: l'SMX è realtà

Kenneth Feld, CEO della Feld Entertainement ha aperto la conferenza spiegando come: “Al termine delle 17 gare ci sarà un campione di Supercross e dopo altre 11 gare un campione di Motocross e infine dopo altri tre round, un campione di SuperMotoCross. Dalla prima alla gara numero 31, tutti i round conteranno per arrivare alla fase finale.” Carrie Coombs-Russel, CEO di MX Pro Sport, ha invece parlato della: “necessità di colmare un vuoto, gli altri sport hanno un main event che conclude la stagione, come il Superbowl nel caso della NFL, noi no e dovevamo creare qualcosa che colmasse questo vuoto: questo sarà il WorldSuperCross.”

Il calendario del Supercross AMA con i 17 round, fuori Anaheim 3, e ancora tre triple crown 

Tre leggende per presentare le novità

Dopo i due principali attori hanno parlato Jeff Stanton, Ricky Carmichael e Ryan Villopoto, curiosamente presentati con i titoli di SX e MX riuniti in una unica cifra, 6 volte Campione Supercross e Pro Motocross Stanton, 16 titoli per the GOAT e 10 titoli per Villopoto. Tra gli elogi per la nascita della nuova serie e di una partnership che è destinata a cambiare gli equilibri dello sport fuoristrada a stelle e strisce, ricorre in tutti la soddisfazione di vedere finalmente i due principali attori dello sport lavorare per una causa comune. A chiudere la presentazione, le parole di Cooper Webb, Christian Craig, appena passato in 450 con Husqvarna al fianco di Malcolm Stewart, presente anch’esso, Adam Cianciarulo e Jason Anderson. 

Scende a 11 il numero di gare nel Motocross, si parte sempre da Pala, si chiude ad Ironman

31 round, la stagione più lunga di sempre, dal 07/01 al 14/10

La nuova serie avrà il calendario unificato con gli eventi numerati da 1 a 31. I primi 17 di Supercross, i secondi 11 di Pro Motocross e gli ultimi tre di SuperMotoCross. I primi 20 piloti nella classifica combinata con la somma dei punti dei due primi campionati, saranno automaticamente qualificati per le tre finali che ancora non è dato sapere dove si terranno, mentre la finale si disputerà nel Los Angeles Coliseum il 9 e 23 settembre 2023 e il 14 ottobre. I piloti dal 21° al 31° posto della classifica combinata, più gli eventuali vincitori di almeno un round di Supercross o Motocross che non rientrino in queste prime due classifiche, accederanno alla Finale 2 per occupare i due posti in palio e giocarsi il titolo con i primi 20. Insomma, ora nessuno potrà più tirarsi indietro, i soldi in palio sono tanti e i piloti che avevano deciso di saltare il National per prendere fiato, saranno “costretti” a gareggiare da gennaio ad ottobre per 31 fine settimana, senza quasi sosta.

Le tre gare del SMX verranno disputate con una settimana di scarto l'una dall'altra

Mondiale fai da te?

Resta da capire come sia possibile che il SMX sia un Campionato del Mondo, come a più riprese ribadito dagli organizzatori durante l'annuncio, visto che sarà aperto ai soli piloti in gara negli Stati Uniti e sarà, ovviamente, organizzato senza la benedizione della FIM. La reazione alla creazione del WSX che inizierà sabato con il Gran Premio d’Inghilterra, è chiaramente volta a fermare l’eventuale emorragia di piloti americani verso la nuova serie iridata che perderà così diversi potenziali attori protagonisti.