MXGP: Helings, Gajser, Febvre e una corona per tre

MXGP: Helings, Gajser, Febvre e una corona per tre© L.Resta

La matematica ancora tiene viva la speranza di Jorge Prado e Antonio Cairoli di mettere le mani rispettivamente sul terzo e sul decimo irride, ma più realisticamente sono ormai solo tre i veri contendenti al titolo 2021

15.10.2021 ( Aggiornata il 15.10.2021 18:47 )

Appena concluso il primo Gran Premio della stagione a Orlyonok in Russia, i pronostici per la vittoria finale erano tutti a favore di Tim Gajser; il pilota della Honda, con la sua CRF 450RW aveva dominato il weekend sul Mar Nero, mettendo in fila tutti gli avversi, con una facilità disarmante e per giunta senza sbagliare nulla. In poco più di quattro mesi le cose sono radicalmente cambiate e nonostante lo sloveno abbia mantenuto la tabella rossa sulla sua Honda per ben 10 Gran Premi, di cui 9 consecutivi, oggi si trova in terza posizione ad inseguire, seppure da vicino, Herlings e Febvre.

Andrea Barbieri, Race Director in Francia, sembra indicare i tre pretendenti al titolo

Herlings a caccia del secondo alloro in MXGP


Jeffrey Herlings sembra avere tutte le carte in regola per portarsi a casa il titolo della classe regina, maturato notevolmente durante le scorse stagioni, “the bullet” sembra aver fatto il cambio di passo decisivo a livello mentale, lasciandosi alle spalle il velocissimo ed impulsivo pilota che non perdeva occasione per mettersi nei guai, vanificando tutto quanto di buono aveva fatto fino a quel momento. La storia delle occasioni mancate è quasi superiore a quella della gloria conquistata, anche se si contano i mondiali persi, rispetto a quelli vinti.

Oggi il pilota di punta dello squadrone di Mattighofen è un uomo diverso, più riflessivo e soprattutto con una condotta di gara assai cambiata rispetto a quella di poche stagioni fa quando per lui sembrava contare solo il numero di piloti doppiati. Sempre velocissimo in prova, come attestano le sue 8 pole position, Herlings è divenuto un buon partente, cosa che non era stato mai. Jeffrey sembra finalmente aver imparato ad amministrare le gare nelle fasi iniziali per poi usare tutto il suo incredibile potenziale verso la fine delle manche, quando attacca furiosamente, cercando la vittoria che centra quasi sempre.   

Imperscrutabile e sempre "nascosto" dietro casco e maschera, Herlings arriva sempre così in griglia di partenza

Febvre: l'outsider di lusso


Al secondo posto della classifica iridata, un po’ a sorpresa e non me ne vogliano in Kawasaki, Romain Febvre staziona a soli sei punti dal vertice, avendo persino virtualmente vestito la tabella rossa della MXGP fino a quattro giri dal termine della seconda manche di Lacapelle-Marival. Dei tre piloti in lizza per il titolo è sicuramente quello meno costante nel rendimento, anche se l’assenza di infortuni fino al GP di casa lo hanno tenuto in alto in classifica, approfittando dei down di Herlings a Oss, Cairoli e Gajser a Riola e Prado a Teutschenthal. Sempre molto propenso all’errore nella prima metà di stagione, il francese sembra aver archiviato questa fase e iniziato in Germania un nuovo campionato, scevro da errori. Con una moto che sembra cucita sulle sue esigenze il campione del mondo della MXGP 2015, sembra avere dopo anni dal primo iride, la prima vera occasione per confermarsi, anche sei dei tre appare quello con meno chances

Febvre cerca di capire cosa lo aspetta all'orizzonte, sarà il secondo alloro?

Triplete in vista per Gajser?


Veniamo ora al Campione in carica, al più giovane dei tre; classe 1996, Gajser è il pilota che ha vinto più degli altri nella classe regina, dove conta tre titoli, contro uno di Herlings e uno di Febvre. Lo sloveno ha vinto molti meno GP del pilota KTM ma conta un’esperienza altrettanto valida nelle posizioni di vertice, anche se corre da meno tempo del rivale. Perso il suo sorriso contagioso, che lo aveva caratterizzato quando era tornato al vertice della categoria nel 2019 e nel 2020, Tim ha tutto quello che serve per confermarsi campione ma manca un po’ di quella velocità assoluta che è l’arma micidiale di Jeffrey. Le partenze non sono in questo momento il suo principale punto di forza, così come i sorpassi in fase di recupero e questo potrebbe rivelarsi un handicap notevole nell’ultimo terzo di campionato che inizia in Spagna. Se Herlings partisse male nei prossimi round non ci sono dubbi che rimonterebbe fino a giocarsi la vittoria, se dovesse partire male Gajser le cose potrebbero farsi un po’ più complicate.

Meno sorridente rispetto alle ultime due stagioni, Gajser si era definito un "Happy Rider"

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