Diverse conferme dopo il terzo round del Campionato del Mondo FIM di Motocross e qualche delusione, la pista di Villa La Angostura non ha deluso, veloce e spettacolare, con un pubblico da stadio ma quanti infortuni!

MXGP: le pagelle della gara in Argentina

<h2>Tim Gajser: 9</h2>
<p>Se ne vinci una è un indizio ma tre di fila sono senza ombra di dubbio una prova! Ci ripetiamo, il Mondiale MXGP 2022 ha già un proprietario e quelli di Infront potrebbero far incidere il nome dello sloveno per la quarta volta sul trofeo del vincitore del titolo. La sfortuna gioca a far sembrare le cose più difficili del previsto in qualifica, privandolo del freno posteriore ma lo lascia perdere la domenica e lui saggiamente non insiste più di tanto con Renaux nella prima manche, portando però a casa, come da copione, la seconda ed il Gran Premio. <strong>Predestinato</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Lo sguardo consapevole di Gajser sul podio mentre suona per la terza volta l'inno sloveno</strong></em></span></p>
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<h2>Renaux: 9</h2>
<p>Verrebbe voglia di dargli un dieci a Maxime perché sta facendo tutto dannatamente bene. E’ un rookie e molto spesso vedendolo correre ce ne dimentichiamo, visto che sembra avere più esperienza dei colleghi “maturi”, ma è anche tremendamente motivato. In settimana, allenandosi a Lommel picchia duro, solo lui sa quanto e in Argentina arriva acciaccato ma più determinato che mai; un paio di antidolorifici e il gioco è fatto. A quando la prima vittoria di Gran Premio? <strong>Affamato</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Concentrato e grintoso, Renaux inizia a far paura a molti</strong></em></span></p>
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<h2>Jorge Prado: 7</h2>
<p>Tre Gran Premi, tre podi e terzo posto in classifica di campionato; per il galiziano è il terzo ed anche il suo miglior inizio di mondiale MXGP dal 2020 ma allora, perché un voto così basso? Perché in Patagonia Giorgio I da Santa Marinella non è nemmeno lontanamente se stesso, anzi pare la sua controfigura. Lui lo sa e lo ammette in conferenza stampa: <em>“è andato tutto storto, non ho mai trovato le traiettorie buone e non ho guidato come so fare ma è solo colpa mia.”</em> E allora forza Jorge, che se va così quando va male…non va affatto male! <strong>Deluso</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Prado è apparso un po' smarrito a Villa La Angostura ma è salito ancora sul podio</strong></em></span></p>
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<h2>Ruben Fernandez: 7.5</h2>
<p>Che grinta Ruben! Dopo il brutto volo di gara uno sembrava destinato ad un weekend opaco, invece il pilota Honda con la sua CRF 450 RW parte alla carica in gara due, al fianco di quelle di Gajser ed Evans e ci da dentro fino all’ultima curva, quando piega la resistenza di un Prado ormai “asado” e lo incorna. Per lui un terzo posto che è un’iniezione di fiducia e poi si sa, tra due connazionali la rivalità è ancora più accesa e battere uno come Jorge deve aver regalato più di un sorriso in casa Fernandez. <strong>Carico</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Sorridente e rilassato, nonostante una brutta caduta in gara uno, Fernandez ha chiuso al terzo posto la seconda</strong></em></span></p>
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<h2>Jeremy Seewer: 4</h2>
<p>Non basta vestire la maglia numero 10 di un campione per assumerne le fattezze. Lo svizzero si presenta col completo più cool del paddock, la maglia e i pantaloncini di Maradona, quelli classici dei mondiali anni ’80 e manda in visibilio il pubblico ma va incontro al peggior weekend dell’anno. Tante cadute, pochi punti ed un ritiro. Per carità, il weekend storto capita a tutti e non è da una gara che si giudica un pilota ma la maglia del D10S sarebbe meglio indossarla quando si sale sul gradino più alto del podio, (come hanno fatto Valentino e Tony) e non prima. <strong>Nel Pallone</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>L'idea era buona, il pubblico ha gradito molto ma Seewer è andato un po' nel pallone</strong></em></span></p>
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<h2>Tom Vialle: 10</h2>
<p>Bravo Tom, dopo un volo pazzesco come quello di Mantova a chiunque ci sarebbe voluto un pezzo per riprendersi, lui invece si iscrive al campionato francese che si corre la settimana successiva al Gran Premio di Lombardia e vince nel fango, poi vola in argentina e <a href="https://motosprint.corrieredellosport.it/foto/off-road/mx2/2022/03/21-5238000/mxgp_argentina_il_volo_di_tom_vialle">cade nuovamente in modo spettacolare</a>. Nessun danno a lui ma moto tutta da rifare e con la seconda centra il secondo posto battuto solo da Geerts. In gara uno il copione si ripete ma nessuno immagina che nella seconda le cose si possano ribaltare e lui vince manche e Gran Premio. <strong>Tenace</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Carico come le sue sospensioni prima della partenza, Vialle ha centrato la prima vittoria stagionale</strong></em></span></p>
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<h2>Jago Geerts: 9</h2>
<p>La tabella rossa allunga leggermente in classifica iridata ma il weekend argentino porta con se un segnale importante, Vialle non è battuto. Forse Jago lo cominciava a pensare dopo la gara di Mantova e dopo la prima manche, vinta, come la qualifica del sabato ma Tom si rifà in gara due e torna a far paura. <strong>Sorpreso</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Robotico per quanto appare distaccato e lontano da tutto, chissà se Geerts si aspettava un Vialle così tosto</strong></em></span></p>
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<h2>Mikkel Haarup: 9</h2>
<p>Alzi la mano chi avrebbe scommesso un peso sul podio di Mikkel Haarup. Il piccolo danese che pochi anni fa dominava le classifiche della 125 è cresciuto e ha ripreso ad andare forte dopo un periodo difficile. Su di lui la tanta pressione esercitata da chi ne voleva fare una star prima del tempo ha avuto l’effetto contrario, ora che se ne è liberato sembra rinato. <strong>Sorprendente</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>La sorpresa del podio MX2 del Gran Premio argentino: Haarup</strong></em></span></p>
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<h2>Mattia Guadagnini: 8</h2>
<p>In Patagonia Mattia ritrova serenità, si diverte, guida bene e ragiona: decide di spingere quando può e di mollare quando non è più il caso di rischiare. Come nella seconda manche quando rischiando potrebbe centrare il primo podio dell’anno, invece decide che quarto, a pari punti col terzo, va bene e che c’è tempo per tornare a salutare la gente dal podio. Quel sorrisone scanzonato ci mancava. <strong>Bentornato</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Attimi preziosi prima del via, Mattia si concentra sempre così</strong></em></span></p>
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<h2>Gianluca Facchetti: 8</h2>
<p>Mamma mia Gian che spavento ci hai fatto prendere! A vederti lì, in mezzo alla pista, sdraiato in una posizione innaturale e contorta ci si è gelato il sangue. Non farlo più! Per il resto invece è stato uno spettacolo: terzo nelle cronometrate, partito indietro nella prima manche e quarto dopo due giri è lì a battagliare coi migliori della classe, per di più con una moto di serie del 2021 noleggiata sul posto. Terzo in gara due, prima che qualcuno gli facesse lo sgambetto, mandandolo a terra rovinosamente, concludendo anzitempo il suo weekend. Tanti punti nella prima, col miglior risultato personale in carriera e tanti dolori nella seconda; che dire, provaci ancora Gian! <strong>Convalescente</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Trasferta a tre, moto noleggiata sul posto e tanti sorrisi...fino al via di gara due.</strong></em></span></p>
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<h2>Pista: 5 Pubblico: 10</h2>
<p>Che compito gramo che mi sono andato a cercare! Dare un voto alla pista più bella del mondo, con un pubblico fantastico, ma come si fa? Il tracciato di Villa La Angostura è magnifico, spettacolare, largo e…veloce, maledettamente veloce! Il 15% dei piloti iscritti a tempo pieno al mondiale ne escono letteralmente con le ossa rotte, non si può! La pista non essendo fresata in profondità (come già successo a Mantova), sotto è durissima, scalinata e scivolosa e sopra è ricoperta da uno strato soffice che nasconde gli ostacoli più insidiosi. Al sabato le waves sono una trappola e alla domenica, solo dopo molte sollecitazioni, vengono rifatte ad ogni ingresso in pista, riducendone la pericolosità. Se si va avanti di questo passo li finiamo i piloti. <strong>Mietitrice</strong>.</p>
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<p><span style="font-size: 10pt;"><em><strong>Il pubblico argentino si è dimostrato ancora una volta fantastico!</strong></em></span></p>

<p>Diverse conferme dopo il terzo round del Campionato del Mondo FIM di Motocross e qualche delusione, la pista di Villa La Angostura non ha deluso, veloce e spettacolare, con un pubblico da stadio ma quanti infortuni!</p>