MXGP Charente Maritime: la nona di Gajser

Dopo una prima manche abbastanza piatta e monotona, gli attori principali della classe regina si sono scatenati nella seconda, dando vita ad una delle più tirate gare della stagione. 

La partenza di gara due con Prado davanti a tutti

Prado super in partenza

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Al via è Jorge Prado (GasGas) a scattare davanti a tutti, il galiziano torna a partire in testa dopo alcuni GP poco brillanti e impone il suo ritmo agli avversari che lo seguono, guidati da Maxime Renaux (Yamaha), Jeremy Seewer (Yamaha), Romain Febvre (Kawasaki) e Tim Gajser (Honda). Prado sembra imprendibile e dopo aver respinto qualche tentativo di Renaux allunga appena sul gruppo, mentre Gajser passa Febvre. Il ritmo di Renaux inizia a calare e il francese viene passato prima dal compagno di squadra e poi da Gajser, mentre Febvre perde leggermente terreno dai primi.

Prado attaccato da Seewer nelle fasi finali di gara due

Si salvi chi può, Gajser inarrestabile nel finale

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Il finale della manche è esplosivo, Prado passa sul traguardo a un secondo dallo scadere del tempo regolamentare, i giri al termine sono tre e non due, lo spagnolo è allo stremo e cerca di difendersi dagli attacchi sempre più pericolosi di Seewer che però è tallonato da Gajser. Lo sloveno attacca e passa lo svizzero che sbaglia traiettoria e lascia la porta aperta perdendo la seconda posizione. A quel punto Gajser intravede la possibilità di vincere gara e Gran Premio, si lancia su Prado e lo supera, centrando il nono successo stagionale. Sul podio è primo con Seewer secondo e Prado terzo che torna al terzo posto anche in campionato.

Tim Gasjer vola sul trioplo in salita che porta verso il traguardo

Il cuore grande di Alberto

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Gara tosta per Alberto Forato, chiusa al decimo posto; il veneto, partito praticamente ultimo e caduto nel corso del primo giro, riesce a rimontare con la consueta grinta, centrando il decimo posto anche di giornata. Dodicesimo Mattia Guadagnini (GasGas) che progredisce dopo un sabato opaco. Ritiro per Ivo Monticelli (Honda) già esausto dopo il diciottesimo posto di gara uno.

Alberto Forato visibilmente provato alla fine di gara due, dopo aver recuperato fino al decimo posto