Dakar 2019: il sogno di Nicola Dutto

Dakar 2019: il sogno di Nicola Dutto
"L'importante nella vita è avere programmi, obiettivi. Se li hai, vivi; altrimenti sopravvivi. Bisogna guardare avanti, il passato è passato", dichiara il pilota paraplegico
Presente in

07.01.2019 ( Aggiornata il 07.01.2019 10:02 )

Nicola Dutto si prepara ad entrare nella leggenda: il pilota cuneese ha perso l’uso delle gambe nel 2010 dopo un terribile incidente in una gara. Appena un anno dopo è risalito in moto e la stagione successiva è tornato a gareggiare sulle due ruote. Sembrava che fosse già un miracolo, e invece Nicola Dutto doveva ancora stupirci con un’impresa: la Dakar. Quest’anno Dutto si è schierato nella competizione famosa per essere tanto estenuante quanto pericolosa. Un’idea che è nata dopo il suo incidente.

LA CARRIERA – Cuneese, 48 anni, ha vinto il campionato di Spagna spagna Rally TT nel 2004 e nel 2006 e ha vinto l’italiano Baja nel 2006 e nel 2009, mentre nel 2008 ha vinto il titolo europeo Baja assoluto e nella classe A3, replicando nella classe B3 nel 2000. Nel 2010 è stato di un terribile incidente che lo ha privato dell’uso delle gambe, ma nel 2012 è tornato a competere in moto al Baja Aragón.

Nel 2013 è il primo pilota paraplegico a competere nel Mondiale Desert Race e conclude 3° nel Baja 1000 in Messico; nel 2015 chiude al quarto posto il Mondiale Baja, miglior pilota italiano. Nel 2017 corre il Rally Merzouga ed il Rally del Marocco, che gli permettono di maturare l’esperienza per partecipare alla Dakar.

Dutto si schiera alla Dakar con una KTM 450 EXC-F per il team Offroad Adventure Crew. La sua moto è stata adattata con roll-bar di protezione per le gambe, schienale su misura e comandi al manubrio.

IL PASSATO E’ PASSATO - “Sei anni fa sono tornato a correre in moto da paraplegico e ho partecipato a tutte le gare che avevo già affrontato da normodotato in giro per il mondo”, spiega Dutto. “Poi due anni fa il sogno Dakar ha iniziato a prendere forma. So che sarà dura, ma finora ho fatto gare altrettanto pesanti, dovrò solo affrontare gli ostacoli giorno per giorno”, dichiara il pilota cuneese.

L’obiettivo? “Arrivare alla fine, come tutti. L’importante nella vita, indipendentemente da tutto, è avere programmi, obiettivi. Se li hai, vivi; altrimenti sopravvivi. Bisogna guardare avanti, il passato è passato”, conclude il campione piemontese.

Nicola Dutto corre alla Dakar con l’aiuto di tre ‘ghost rider’: Julián Villarrubia, Pablo Toral and Victor Rivera: un pilota lo precede e altri due lo seguono. La loro presenza è fondamentale considerando che in caso di necessità Nicola non può mettere piede a terra.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi