Africa Eco Race: Botturi indietro nella tempesta

Africa Eco Race: Botturi indietro nella tempesta

Ventesimo al traguardo della sesta tappa, il bresciano mantiene il comando della gara. Gritti e Lucci sul podio di giornata alle spalle del vincitore Matt Sutherland

13.01.2020 ( Aggiornata il 13.01.2020 19:48 )

Nella prima giornata di Mauritania di Africa Eco Race le sorprese non sono mancate. La carovana dei piloti è partita questa mattina all’alba dal bivacco di Dakhla, dopo la giornata di riposo di domenica, e si è diretta verso Chami, attraversando la frontiera del Marocco per entrare in Mauritania. Un totale di 559,93 km, dei quali 176,57 di speciale su un percorso molto sabbioso, non particolarmente difficile sotto il profilo tecnico, ma dove la navigazione ha rappresentato un esercizio impegnativo. Terminata la speciale, i piloti sono arrivati direttamente al bivacco, dove cercheranno di riposarsi al massimo per affrontare la tappa marathon domani.

Gli indipendenti

Una volta passata la frontiera del Marocco, i piloti hanno affrontato i sei chilometri denominati 'la terra di nessuno' che separano Marocco da Mauritania e proprio a metà del percorso, in parte asfaltato in parte sabbioso, hanno trovato una piccola manifestazione degli abitanti del Western Sahara che nei giorni scorsi avevano annunciato l'intenzione di fermare la gara per reclamare i loro diritti di indipendenza dal Marocco. I manifestanti hanno consegnato dei volantini e hanno lasciato passare tutta la carovana, sia pur lentamente. 

La tempesta di sabbia

Quando Alessandro Botturi è entrato in speciale il vento era già forte, il che ha reso praticamente invisibile il percorso. “La navigazione non era affatto facile", ha raccontato il pilota Yamaha all'arrivo. "Poco prima di partire si è alzato un vento forte che ha reso complicata la visibilità. Inoltre, come era stato detto al briefing della sera prima, questo stesso vento stava già soffiando da qualche giorno e le tracce, così come le piste poco visibili, erano state praticamente cancellate e sommerse da uno strato di sabbia”.

Botturi ha deciso di non prendere rischi e quando gli altri lo hanno raggiunto è rimasto con il gruppo lasciando che fosse Pal Anders Ullevalseter ad andare avanti e ad aprire la strada.

La vittoria di tappa è andata a Matt Sutherland su KTM davanti alla Honda di Giovanni Gritti e alla Husqvarna di Paolo Lucci, autore di un grande debutto all’Africa Eco Race.

Paolo Caprioni si è piazzato al quattordicesimo posto, davanti a Ullevalseter, La Cavera e Minelli, mentre Botturi ha concluso ventesimo assoluto davanti a Franco Picco, che durante la giornata di riposo ha cambiato il motore alla sua Honda. Quarantunesima posizione per Nicola Dutto.

La classifica

La classifica generale vede Botturi al comando su Ullevalseter con 2’05’’ di vantaggio, mentre Lyndon Poskitt insegue con un distacco di 21’19’’. Paolo Lucci si mantiene al quinto posto, con 51’08’’ da Botturi, alle spalle di Jacek Czachor. Il vincitore della tappa di oggi, Matt Sutherland, è ottavo nella generale. Gritti recupera qualche posizione dopo la foratura di sabato ed è trentaseiesimo.

Domani, come ha detto lo stesso Botturi, sarà una delle tappe decisive della gara: da Chami a Aidzidine con 477,95 chilometri di prova speciale su un percorso composto all'80% di sabbia.

 

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