L'impresa di Lucci ad Abu Dhabi: leader del Mondiale con un polso rotto

L'impresa di Lucci ad Abu Dhabi: leader del Mondiale con un polso rotto

Il pilota tricolore ha chiuso sul podio il secondo round del campionato Rally2 nonostante il brutto incidente della quarta tappa: ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva

06.03.2023 ( Aggiornata il 06.03.2023 12:41 )

Al termine dell'Abu Dhabi Desert Challenge, secondo appuntamento stagionale del Mondiale Rally Raid, c'è un italiano davanti a tutti nella classifica di campionato della classe Rally2. Stiamo parlando di Paolo Lucci, che con il team BAS World KTM è stato uno dei grandi protagonisti della Dakar a inizio anno e che, tra le dune degli Emirati Arabi, ha brillato vincendo tre tappe su cinque e chiudendo la corsa in seconda posizione.

A rendere più complicata la corsa del pilota di Castiglion Fiorentino è stato il il brutto incidente della quarta tappa, in cui ha rimediato un infortunio al polso e diversi problemi alla moto, i quali non sono bastati a fermarlo e, anzi, hanno reso la sua impresa ancora più speciale. L'abbiamo contattato dopo il suo ritorno in Italia: ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva.

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180 km con un polso infortunato


Allora Paolo, com'è stato l'Abu Dhabi Desert Challenge?

E' stato impegnativo, specialmente perchè non è passato molto tempo dalla Dakar e faceva molto caldo. Tutto sommato è stata comunque una gara positiva, perchè i percorsi sono stati belli, ricchi di passaggi veloci e dune, con molti punti ciechi in cui occorreva fidarsi nella navigazione. In più, abbiamo acquisito consapevolezza a proposito della nostra competitività, visto che siamo stati i migliori per tre quarti della gara vincendo anche tre tappe nella Rally2 e i nostri tempi erano vicini a quelli dei piloti ufficiali”.

Ci racconti cos'è successo nella quarta giornata?

Purtroppo sono caduto male dopo una duna nel corso della speciale facendomi molto male ad un polso. Ho faticato anche a ripartire, percorrendo i successivi 180 chilometri con un forte dolore, ma a 20 chilometri dalla fine la moto si è spenta e sembrava che la mia gara fosse finita lì. L'ho smontata, ho provato di tutto e ho perso 40 minuti, scoprendo che si trattava semplicemente di un filo elettrico schiacciato. Per fortuna, sono riuscito ad arrivare al traguardo”.

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Quanto è stato difficile arrivare al termine dell'ultima speciale?

E' stato complicato, perchè la sera della quarta tappa sono andato a far controllare il polso visto che mi faceva male ed era gonfio. Me l'hanno fasciato e ho stretto i denti per arrivare in fondo alla gara l'ultimo giorno, riuscendo comunque a terminare in seconda posizione tra le Rally2 e nono assoluto”.

E ora, sei primo nel Mondiale...

Esatto, con il secondo posto finale sono passato in testa alla classifica di campionato, perciò alla fine sono molto contento del mio risultato. Ora mi aspettano lastre e risonanze al polso, ma sia io che il team abbiamo capito di poter lottare per vincere e arriveremo in forma al prossimo appuntamento in Messico (il Sonora Rally in programma dal 22 al 28 aprile, ndr)”.

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