Bivacco Italia: passione e “spirito dakariano” all'ennesima potenza

Bivacco Italia: passione e “spirito dakariano” all'ennesima potenza© Marco Petrino

Per il secondo anno consecutivo, i piloti italiani della Dakar hanno dato vita ad un evento in cui i motori e il clima di festa sono stati protagonisti: ecco il nostro racconto

26.03.2023 10:40

Nella cornice dell'Azienda Agricola Scaglia, in una Rivoli ventosa ma soleggiata, è andata in scena la seconda edizione di “Bivacco Italia”. Un evento (organizzato da Tiziano Internò, in arte “Rally POV”) che, dopo il successo ottenuto lo scorso anno, è stato riproposto ancora più in grande con l'intento di far vivere a motociclisti e appassionati l'atmosfera del bivacco dei Rally Raid, con un clima di festa a farla da padrone tra moto da rally, cross e trial.

Il fulcro della manifestazione è stato il percorso: un vero e proprio fettucciato con diversi passaggi tecnici, in cui i piloti professionisti hanno dato spettacolo e sul quale alcuni appassionati hanno avuto modo di girare con le proprie moto da cross o provare le nuove Fantic XEF 450 Rally. C'è stato però spazio anche per mezzi meno adatti alla causa, Vespa compresa, che hanno reso ancora più divertente il tutto.

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L'Italia dei Rally Raid più unita che mai


Alla manifestazione hanno presenziato numerosi protagonisti della Dakar e del mondo dei Rally Raid; il “padrone di casa” Cesare Zacchetti, centauro piemontese, il semi-debuttante Iader Giraldi e il leggendario Franco Picco sono stati soltanto alcuni dei piloti presenti, molti dei quali già pronti in vista dei prossimi impegni tra Rally internazionali e Campionato Italiano Motorally. Oltre a loro, poi, hanno avuto modo di dare gas su un percorso a loro dedicato anche un paio di specialisti del trial come Gianluca Tournour e Carloalberto Rabino.

A fare gli onori di casa, però, è stato chiaramente il già citato Tiziano Internò, artefice numero uno dell'evento nonché creatore di Rally POV, il quale ha commentato il tutto con grande soddisfazione direttamente dal palco della kermesse. “La nostra missione è stata fin dall'inizio quella di raccontare la Dakar senza limitarsi a correrla. Quest'anno, vista la mia caduta alla prima tappa, forse mi sono preso troppo alla lettera, ma scherzi a parte sono felicissimo di vedere tutto questo affetto da parte degli appassionati e dei piloti stessi, che sono parte integrante di Bivacco Italia”.

Rispetto al 2022, quest'anno il tutto si è svolto in due giornate e, visto il grande responso del pubblico, si potrebbe già dare appuntamento al 2024 per la terza edizione. Di sicuro, visti i grandi progetti nazionali ed internazionali dei piloti coinvolti, le storie da raccontare non mancherebbero neanche l'anno prossimo.

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