Africa Eco Race, Botturi: “Mi sono scrollato la botta del Panafrica”

Africa Eco Race, Botturi: “Mi sono scrollato la botta del Panafrica”

“Oggi sono stato tranquillo fino a metà speciale poi gli ultimi 200 km ho provato attaccare”, ci dice Botturi

 

09.01.2020 ( Aggiornata il 09.01.2020 20:31 )

Una tappa oggi fra le più lunghe dell'intero Africa Eco Race, la seconda in ordine di lunghezza, impegnativa e comunque bella, con ben 497 chilometri di percorso tipico del Marocco.

Alessandro Botturi ha vinto con un tempo di 5h52'01” infliggendo un distacco a Ullevalseter di 4'13'' e di 6’56’’ a Felix Jensen, compagno di squadra del norvegese.

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“Oggi tappa perfetta… molto difficile e lunga, con 500 km di prova speciale”, ci dice Botturi con un grande sorriso alla fine della speciale.

Qual è stato il tuo punto di forza?

“Oggi sono stato tranquillo fino a metà speciale poi gli ultimi 200 km ho provato attaccare”.

Il fondo com’era?

“Il fondo era duro con sassi per tutta la speciale tranne 35 km di dune a inizio della prova speciale”.

E tu quale tipo di fondo preferisci in generale?

“Piste veloci con sassi”.

Proprio quello di oggi, dunque. Ma è cambiato qualcosa che ti ha fatto ritrovare la strada vincente?

“Nei primi due giorni non sono andato forte, perché risentivo ancora a livello psicologico della botta al Panafrica, ma oggi sono riuscito a scrollarmi di dosso questa sensazione. Inoltre ieri sera ho fatto lavorare un po' Max (Massimiliano Sant, il meccanico al seguito di Botturi, ndr) perché avevo chiesto di cambiare il mono davanti e rimontare quello che avevo in precedenza, e la scelta si è rivelata azzeccata”, conclude Botturi.

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