Lo sfogo di Internò: “Non è più in Africa, ma la Dakar è ancora stupenda”

Lo sfogo di Internò: “Non è più in Africa, ma la Dakar è ancora stupenda”© Rally POV

Il celebre pilota e content creator ha risposto pubblicamente a coloro che hanno sminuito l'edizione 2022 del rally raid: “Riconoscere la grandezza di moto e piloti odierni non significa sminuire il passato”

20.01.2022 ( Aggiornata il 20.01.2022 12:38 )

A distanza di qualche giorno dalla conclusione dell'edizione 2022 della Dakar, terminata con la vittoria di Sam Sunderland su Gas Gas, diversi piloti hanno raccontato la propria avventura attraverso i social. Tra questi c'è stato, ovviamente, anche Tiziano Internò, che dopo aver portato gli appassionati in sella con lui sulla sua Husqvarna ad ogni tappa attraverso il proprio canale “Rally POV”, non ha nascosto il proprio disappunto nei confronti di coloro che hanno sminuito la maratona saudita.

Quando sono tornato alla vita di tutti i giorni, mi è capitato di leggere articoli, commenti e recensioni che definivano l'edizione di quest'anno come una Dakar brutta, triste, comoda o, adirittura, abominevole”, ha detto il pilota lombardo. “Il problema è che la gente continua a volgere il proprio sguardo al passato, alla vera avventura, all'Africa dura-e-pura, senza rendersi conto del periodo storico in cui stiamo vivendo. Quell'epoca, ora non esiste più”.

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“La Dakar 2022? Un evento impeccabile”


Tiziano ha poi continuato a chiarire il proprio punto di vista: “Prendere consapevolezza del presente, riconoscendo la grandezza dei piloti e delle performance dei mezzi odierni, non significa sminuire moto e piloti del passato, che sono uomini che hanno guidato ed ispirato la mia infanzia con le loro avventure”.

Forse sarò controcorrente, ma per me la Dakar 2022 è stata un evento organizzato in maniera impeccabile. Oggi tutto viene annullato, rinviato o rimpicciolito, compresa la Africa Eco Race, ma l'organizzazione è riuscita a creare un evento impeccabile caratterizzato da un percorso completo, tecnico, vasto e ricco di bellezza. Non ci sarà più il romanticismo di una volta, ma è comunque l'avventura più grande e libera che un motociclista possa fare oggi, perciò concludo dicendo solo un'ultima cosa: viva la Dakar!”, conclude Internò a gran voce.

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