Manubri Larghi: La Supermoto volta pagina

Manubri Larghi: La Supermoto volta pagina

Il responsabile FMI Pignotti: "Lavoriamo per il presente e il futuro"

Claudio Orlandani

16.01.2020 17:09

Attilio Pignotti, pluridecorato pilota a livello nazionale e internazionale, iridato a Squadre nel SMoN 2008, traccia una valutazione dell’attività nazionale da responsabile Supermoto FMI. In forza dal 2018, a poco più di un anno dal suo arrivo alla guida del settore, si raccolgono i frutti dell’ottimo lavoro di sviluppo per una specialità che aveva bisogno di smuovere una situazione stagnante. La missione è tripla: far crescere la Supermoto, riformare il vivaio e restituire popolarità. Così sono nati il Trofeo delle Regioni e la Coppa Endurance, apripista al 2020. 

Inizia il 2020, ma qual è stato il bilancio del 2019?
"La stagione nazionale è stata positiva: gare ben organizzate e una media di circa 90 partecipanti. Al Nazioni Supermoto abbiamo ottenuto il terzo posto, nell’Europeo abbiamo ottenuto il titolo Lites grazie a Gioele Filippetti e il terzo posto di Elia Sammartin". 

La FMI sta lavorando per ricreare il vivaio.  
"È essenziale per il ricambio generazionale. La FMI propone nel campionato italiano la categoria S Junior, e con appositi stage seguiti da tecnici federali qualificati. Il processo è già in atto".

Verderosa, Lazzarini, Beltrami, Manzo, Balducci, Gozzini, Pignotti, Ravaglia, Monticelli, D’Addato, Porfiri, Borella, Sammartin, Filippetti hanno tenuto alto il tricolore a livello internazionale, negli anni. 

"Per vincere ci vuole un perfetto connubio di fattori: non siamo ancora riusciti a ottenere un titolo individuale, ma abbiamo ottenuto risultati invidiabili. Servono obiettivi ben precisi, la costanza e la determinazione nel lavoro". 

Dopo la tua nomina alla guida della Supermoto nazionale, si sono visti segnali di ripresa. Su cosa hai puntato?

"Ringrazio il presidente FMI, Giovanni Copioli, il Responsabile Ufficio Fuoristrada Avenoso e il Coordinatore Nazionale Barbieri, sto cercando di mettere a disposizione la mia esperienza, da pilota, da tecnico FMI e poi da CT per lo sviluppo della Supermoto. Serve saper lavorare in squadra, con persone professionali che abbiano l’obiettivo di migliorare. Su queste basi si fondano gli Internazionali d’Italia: Moto Club e circuiti organizzano, il promotore supporta e io coordino". 

Stai consegnando anche una nuova connotazione, prima di tutto con l’introduzione del Trofeo delle Regioni e della Coppa Endurance. 

"Il neonato Trofeo delle Regioni ha visto un giusto spirito e una partecipazione calorosa: merito anche dei presidenti dei Comitati regionali che hanno apprezzato l’iniziativa. Nel 2020 sarà riproposto e chiuderà la stagione. La novità del 2020 è la Coppa Endurance, una manifestazione a coppie con due classi, off-road e on-road, che vedrà la disputa di una gara di 58 giri. La formula del campionato italiano rimane la stessa. L’altra bella notizia è la diretta streaming". 

È sicuramente un grande lavoro di assetto, per il lungo termine, cosa bolle in pentola per lo sviluppo per il settore pro e per le altre categorie?

"Secondo me lavorando con il corretto spirito di aggregazione si ottengono risultati. Sono portato ad ascoltare tutte le richieste di piloti, team, addetti ai lavori, per cercare di migliorare e soddisfare le esigenze di chi prende parte alle manifestazioni Supermoto per divertirsi. Consolidando questo metodo penso si possa guardare con ottimismo al futuro". 

La Francia è il modello da imitare in campo internazionale, dato che vince tutto da qualche anno, sia per quanto riguarda i confronti individuali che a Squadre?

"La Francia è la Nazione di riferimento, che da anni vince con il suo pilota di punta Thomas Chareyre, ma io dico ai nostri piloti che bisogna provarci sempre. Infatti, nel 2012 e 2013, quando ero CT della Nazionale, abbiamo vinto. Anche allora i francesi erano il riferimento... preferisco vederli come stimolo, rendendo i nostri traguardi ancora più ambiziosi".

Come vedi il futuro della Supermoto italiana?

"Il futuro della Supermoto italiana lo stiamo costruendo io e i miei collaboratori. Ci sarà anche l’avvio dei campionati regionali del Centro-Nord e Centro-Sud: nei due anni precedenti il campionato del Centro-Sud è stato organizzato all’interno del campionato italiano, quest’anno avrà una propria organizzazione, grazie al contributo dei Comitati regionali interessati. E in programma c’è anche lo svolgimento di trofei. Sono tutti segnali di crescita".

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi