Manubri Larghi: Alberto Surra oltre la Velocità

Manubri Larghi: Alberto Surra oltre la Velocità

Il vice campione del CIV, ha fatto saltare il banco in Supermoto a Pomposa, sconfiggendo gli specialisti della disciplina

Claudio Orlandani

18.12.2020 09:10

Ci siamo appena lasciati alle spalle una stagione difficile dal punto di vista sociale, con un’emergenza sanitaria che ha scombussolato anche i calendari delle gare. Eppure i confronti non sono mancati sui circuiti italiani, in particolar modo durante gli Internazionali d’Italia Supermoto. Al di là dei meriti stagionali, riconosciuti ai protagonisti che hanno lottato per il titolo della categoria S4, negli ultimi due round ferraresi è stato protagonista il giovane Alberto Surra (nelle foto). Il sedicenne torinese, vice campione del CIV Moto3, pur essendo in azione soltanto a scopo di allenamento, ha scatenato una battaglia con i titolari della serie. 

La prima delle due tappe di Pomposa ha premiato in Gara 1 Alessandro Sanchioni, mentre Surra, al debutto in campionato, ha dovuto dare forfait a causa di un problema alla frizione della sua Honda. Nella seconda manche, però, il “velocista” si è aggiudicato la vittoria davanti a chi si contendeva l’alloro stagionale. La replica, poi, è arrivata la domenica, con Surra che ha sconfitto nuovamente gli specialisti in entrambe le manche finali, facendo saltare il banco a Pomposa. 

Alberto, come è iniziata la tua attività in moto?

"Sono sempre stato attratto dalla moto, quando avevo appena un anno e ne vedevo una chiedevo a papà di salirci sopra. La mia carriera è iniziata in un parcheggio con una Minimoto cinese, a sette anni. L’anno successivo ho corso nell’interregionale Minimoto e sono riuscito a vincerlo. A nove anni sono passato alle MiniGP con la Metrakit MiniGP School che ho concluso da vice campione, per poi passare all’italiano MiniGP nel 2015, ma purtroppo mi sono fratturato il femore. Nel 2017 sono entrato nel CIV, in PreMoto3, con il Team Speed Up, chiudendo terzo e miglior rookie. Nel 2018 ho ripetuto la categoria con il Team 2WheelsPoliTo chiudendo da vice campione, per passare poi in Moto3 con il Team Portomaggiore con cui sono stato altre due volte vice campione italiano. Ringrazio il Team Portomaggiore, e ovviamente la mia famiglia che mi sostiene sempre, ed è stata preziosa anche la possibilità di far parte dei Talenti Azzurri, il gruppo di élite della FederMoto". 

Poi è arrivata la doppia gara di Supermoto a Pomposa, dove hai lasciato tutti a bocca aperta. 

"È stato un regalo del mio amico Paolo che mi ha prestato la sua moto. Non era una cosa programmata ma si è rivelata un’esperienza bellissima". 

Contro avversari molto preparati, hai saputo gestire molto bene la situazione

"Gli avversari erano molto forti e, tra loro, c’era anche qualcuno che corre o ha corso nel CIV come Morosi, Malone e Vandi. Piloti di alto livello". 

Com’è maturata la decisione di correre in Supermoto?

"Mi alleno in questa specialità, spesso con gomme usurate per controllare la derapata e con la moto in configurazione Stock, ma la decisione di correre è nata dal regalo di un amico che mi ha messo a disposizione la sua moto. In genere mi alleno con una Husqvarna 450, ma la Honda con cui ho corso la gara era fantastica, il Team FRT Racing 2 ha svolto un lavoro egregio". 

Quali differenze ci sono tra una gara di Velocità e una di Supermoto?

"Per prima cosa la velocità: con la Moto3 si sfiorano i 240 km/h, le piste sono molto più grandi e le moto sono estremamente performanti. Una cosa bella dell’ambiente del Supermotard è l’aria familiare che nelle gare di Velocità è più difficile da trovare".

È un’esperienza da ripetere?

"Non sarebbe male, ma in questo momento sono concentrato sul mio obiettivo che è la Velocità". 

C’è un pilota che ti ha colpito nella Supermoto?

"Marc-Reiner Schmidt guida da paura: il suo controllo della moto è assoluto. E Gioele Filippetti è forte e crescerà molto".

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