Gabriel Fabio Vuono: "Sogno la MotoGP, nel segno di Capirossi"

Gabriel Fabio Vuono: "Sogno la MotoGP,  nel segno di Capirossi"© Luca Gorini

L'intervista all'astro nascente del motociclismo italiano e internazionale: "Dopo i trionfi nel CIV Junior e MiniGP World Series voglio il bis"

20.01.2023 11:28

Il futuro del motociclismo tricolore è in buone mani. Più che un’opinione è ormai un dato di fatto, vista la presenza di numerosi talenti italiani in arrivo dai principali campionati riservati ai più giovani.

Tra questi, uno in particolare è riuscito a mettersi in luce sia in ambito nazionale che a livello mondiale: Gabriel Fabio Vuono. Giovanissimo – classe 2010 – ma già con la testa sulle spalle e le idee ben chiare, Gabriel fa parte dei Talenti Azzurri FMI, con cui è cresciuto in maniera evidente dal punto di vista sportivo grazie ad allenamenti e attività in pista insieme con gli amici e rivali che fanno parte dell’ambizioso progetto della Federazione Motociclistica Italiana. Il 2022 di Vuono è stato memorabile, con la vittoria del campionato MiniGP Italy Series, nel contesto del CIV Junior, in sella alla Ohvale 160 del Bierreti Racing. Come ciliegina sulla torta, poi, è arrivata la conquista del titolo mondiale MiniGP World Series grazie alla vittoria nella “finalissima” di Valencia.

Un weekend che per l’Italia è iniziato con il trionfo iridato di Vuono, per poi chiudersi con il titolo di Pecco Bagnaia in MotoGP. Sono passate alcune settimane, ma il pilota nativo di Locarno è ancora al settimo cielo per i fantastici traguardi raggiunti. Al tempo stesso, però, Vuono è già pronto per vincere ancora in una stagione 2023 che si preannuncia persino più ricca di impegni e sfide.

Gabriel, se ripensi al 2022, cosa ti viene in mente?

“È stato un anno bellissimo, perché al di là delle vittorie ottenute, ho corso tantissime gare e molte di queste sono state emozionanti, con sorpassi, controsorpassi e arrivi in volata che mi hanno fatto divertire mentre ero in pista. Nel CIV Junior, l’anno è iniziato al meglio con due vittorie a Magione e ho continuato così per buona parte dei round, con soltanto un paio di passi falsi a Ortona e in Gara 1 a Varano, nell’ultimo round, dove ero molto teso prima della partenza, visto che mi giocavo il titolo. In ogni caso, però, è stato bello riuscire a vincere il campionato all’ultima manche”.

Qual è stato il weekend più bello del campionato tricolore?

“Quello di Ottobiano è stato fantastico dal punto di vista dei risultati, visto che ho ottenuto una doppietta riuscendo a scappare e a vincere in solitaria. Lì mi sono sentito davvero fortissimo, ma credo che il fine settimana più bello e divertente sia stato quello di Pomposa, visto che le gare sono state ricche di sorpassi e ho lottato a ogni curva con i miei avversari, in particolare Tomas Turetta e Lorenzo Fino, con cui poi mi sono giocato il titolo”.

Se ripensi invece alla finale mondiale di Valencia, qual è il primo flash?

“Anche quella è stata una grandissima emozione. Correre nel weekend dell’ultima tappa della MotoGP ha reso tutto ancora più speciale e, anche se prima della partenza avevo molta ansia, sono riuscito a gestirla. Paradossalmente non amo partire dalla pole position, ma per una volta mi è piaciuto e penso che diventare campione delle MiniGP World Series sia stata la soddisfazione più grande della mia carriera fino a questo momento. E poi, al gala di fine stagione, sono stato premiato insieme a tutti gli altri campioni del Mondo, compreso Bagnaia: è stato incredibile!”.

Il 2023 è alle porte


La stagione 2023 sta per cominciare.

“Resterò nel contesto del CIV Junior, passando però alla categoria superiore, la Ohvale 190. In realtà mi piacerebbe anche difendere il titolo della 160 visto che ho la possibilità di correre ancora in questa classe. Significherebbe disputare quattro gare per fine settimana: una bella sfida, divertente e sicuramente stimolante, soprattutto perché la stessa 190 diventerà World Series e avrà la sua finale con i migliori talenti al Mondo”.

Ti stai allenando parecchio per preparare una stagione intensa.

“Assolutamente sì. Tanto jogging, tanto tempo sulla bicicletta. Nella preparazione mi aiuterà anche la Federazione, visto che con i Talenti Azzurri abbiamo un fitto programma di allenamenti. Con loro mi trovo benissimo, perché svolgiamo lavoro fisico e molta attività in pista. Magari è stancante, ma è soprattutto utile e divertente”.

C’è qualcuno tra i Talenti Azzurri con cui hai fatto amicizia?

“Abbiamo tutti un bellissimo rapporto, visto che siamo un gruppo unito e ci vediamo spesso. Chiaramente, con alcuni ho legato di più, come Giulio Pugliese e Gionata Barbagallo, ma anche Guido Pini e Filippo Farioli, che sono molto simpatici e altrettanto veloci”

Passa alla prossima pagina per leggere l'intervista integrale

1 di 2

Avanti
  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi