CEV: è ufficiale, si riparte il 7 luglio

CEV: è ufficiale, si riparte il 7 luglio

Confermati dal governo portoghese i primi due eventi, ma non si correrà di domenica: martedì 7 luglio le gare all’Estoril e lunedì 13 luglio a Portimao

05.06.2020 ( Aggiornata il 05.06.2020 14:23 )

I promoter del CEV e la Federazione Motociclistica Internazionale avevano promesso che avrebbero fatto di tutto per mantenere la stagione del CEV nonostante la pandemia del COVID-19 e ci sono riusciti. Circa due settimane fa era stata avanzata la proposta di un calendario con le prime due gare in Portogallo e si era in attesa della conferma governativa. Ora il ‘via libera’ è finalmente arrivato, e i protagonisti del Mondiale Junior Moto3, del campionato europeo Moto2 e dello European Talent Cup potranno tornare a misurarsi in pista nei primi due weekend di luglio.

Non si corre di domenica


Il calendario prevede le prime due gare in giorni infrasettimanali. Il via sarà sabato 4 luglio all’Estoril, con le sessioni di prove ufficiali che continueranno anche la domenica, mentre le qualifiche si disputeranno il lunedì, per arrivare al martedì di gare.

Sulla pista di Portimao, invece, via libera con le prove il venerdì 10 luglio e l’indomani, qualifiche per domenica e gare lunedì 13 luglio.  

Le classi


Sia nella tappa dell’Estoril che in quella dell’Algarve scenderanno in pista la classe Moto3 Mondiale Junior, il campionato europeo Moto2 (2 gare) e la European Talent Cup (2 gare).

I protocolli di sicurezza


 “FIM CEV Repsol e ogni circuito stanno lavorando a stretto contatto con le autorità sportive e sanitarie per garantire che le gare FIM CEV Repsol si svolgano in un ambiente sicuro e seguendo le misure richieste nelle date specificate”, sottolinea la Federazione Motociclistica Internazionale in una nota stampa.

“A tal fine, è in fase di definizione un protocollo Covid-19 che dettaglia le linee guida che dovranno essere seguite e spiega le misure che verranno adottate, come la riduzione e il controllo rigoroso del numero di persone nel paddock, i controlli di temperatura prima dell'accesso, i medici, se del caso, e le distanze sociali”, conclude la nota della FIM.

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