Ducati nella storia USA: sale sul podio del MotoAmerica

Ducati nella storia USA: sale sul podio del MotoAmerica© KWR Racing

Kyle Wyman è terzo ad Elkhart Lake con la Panigale V4 R, per un importante risultato nel campionato di Wayne Rainey. Vittoria a Beaubier su Yamaha, poi Fong con la Suzuki

28.06.2020 10:30

Gran giornata per Kyle Wyman ad Elkhart Lake, risultato storico per Ducati, che conta il suo primo podio MotoAmerica, giovane campionato sotto l’effige AMA, ideato, voluto ed organizzato da Wayne Rainey e lo staff della KRAVE, società in cui opera pure Paul Carruthers, figlio del mitico Kel.

In un secondo round stagionale (finalmente, beati loro) aperto a pubblico e tifosi, il pilota numero 33 della East Coast ha concluso la manche del sabato con un bellissimo terzo posto, in un tracciato tutto fuorché facile da guidare e per il quale non è semplice trovare il giusto assetto.

Eppure, il weekend di Kyle - che corre nel KWR, team intorno a lui allestito - non stava andando nei migliore dei modi. Una scivolata per lui durante le prove e Panigale V4 R danneggiata. Senza perdersi d’animo, corridore e meccanici si sono impegnati per resettare riferimenti e ripristinare la moto.

La gara di Road America “due” è stata completata da 12 passaggi, dominati dal “solito” Cameron Beaubier con la Yamaha R1 ufficiale. Dopo il leader a stelle e strisce, il rookie Bobby Fong con la Suzuki GSX-R, la Ducati di Wyman è giunta a nove secondo abbondanti dalla vetta ed ha battuto per un soffio Toni Elias con la seconda Suzuki al traguardo.

Per KWR Racing una enorme soddisfazione da dedicare a Borgo Panigale che, seppur a distanza ed in periodo di non contatto, appoggia il team con tecnologia e consulenze. La preparazione del motore è stata realizzata da Barni, Ducati rimane sempre in collegamento con gli USA per consigli, aggiornamenti e indicazioni.

In una classifica che vede ex piloti del mondiale SBK, PJ Jacobsen ha finito al nono posto con una V4 R in versione Superstock. Ai tifosi americani le Rosse piacciono e iniziano ad andare veramente forte.

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