MotoAmerica, Rocco Landers: il prodigio statunitense passa in Supersport

MotoAmerica, Rocco Landers: il prodigio statunitense passa in Supersport© MotoAmerica

Il pupillo dell'ex pilota Josh Hayes passerà alla 600 con una Yamaha per la stagione 2021 del campionato a stelle e strisce, dopo aver conquistato tre titoli nazionali in due anni nelle classi leggere riscrivendo i record nazionali

28.01.2021 18:21

Dopo qualche anno di difficoltà, il panorama motociclistico americano sta tornando a sfornare talenti in grado mettersi in luce anche nel panorama internazionale, come Joe Roberts e Cameron Beaubier, che quest'anno esordirà in Moto2 dopo aver vinto per ben cinque volte il titolo Superbike nel MotoAmerica.

Un altro pilota che ha già avuto modo di correre in ambito internazionale è Rocco Landers, che a soli 16 anni di età ha già dei trascorsi nella Red Bull Rokies Cup e, soprattutto, ha dimostrato di essere, almeno per ora, la miglior giovane promessa del motociclismo americano grazie alla conquista di ben tre titoli in due anni tra Twins Cup e Supersport 300.

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Il californiano è reduce da un biennio 2019-2020 che l'ha visto laurearsi campione della Supersport 300 in entrambe le stagioni e della Twins Cup lo scorso anno, al debutto nella categoria. Campionati vinti da assoluto dominatore, con 38 vittorie e 45 podi.

Un palmarès invidiabile che gli ha anche permesso di farsi notare dall'ex pilota Josh Hayes e dalla moglie Melissa Paris, che alla fine dello scorso anno gli hanno fornito una Yamaha R6 con cui, al debutto assoluto su una 600, ha vinto quattro gare in una sola giornata sul tracciato di Chuckwalla.

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Landers: "Mi attende una nuova sfida"


Per questa stagione del MotoAmerica Supersport, Rocco correrà come portacolori del Landers Racing del padre, con cui si è creato un rapporto speciale: "Mi attende una nuova ed emozionante sfida. Ho guidato una R6 grazie a Melissa Paris e Josh Hayes trovando immediatamente a mio agio, perciò sono sicuro di poter essere competitivo. Sono anche molto felice di correre nella squadra di mio padre, perchè con lui lavoro benissimo e so che mi fornirà tutto il supporto possibile".

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