MotoAmerica, Petrucci incredulo: “Nessuno aveva notato il mio incidente”

MotoAmerica, Petrucci incredulo: “Nessuno aveva notato il mio incidente”

Dopo il terribile incidente di Gara 2 in Virginia, Danilo ha fornito ulteriori dettagli sull'episodio di cui si è reso protagonista: “In direzione gara mi hanno detto che dalla TV non si erano accorti di me”

26.05.2022 ( Aggiornata il 26.05.2022 18:17 )

Continua a far parlare di sé l'incredibile quanto terribile epilogo del weekend vissuto da Danilo Petrucci in Virginia in occasione del terzo round stagionale del MotoAmerica. Il ternano è infatti caduto sulla linea del traguardo (posta in un curvone a destra) ad una velocità prossima ai 300 km/h per evitare Mathew Scholtz procurandosi abrasioni, ematomi e un grande spavento, ma l'aspetto peggiore riguarda gli attimi successivi, in cui si è dovuto recare da solo al centro medico perchè nessuno l'ha soccorso.

Non sono una persona a cui piace polemizzare, ma voglio fare chiarezza”, ha detto Petrux sui propri canali social. “Nell'ultimo giro ho provato a prendere la scia di Scholtz che mi precedeva, ma lui giustamente ha chiuso la traiettoria e perciò dovendo andare all'esterno ho piegato di più la moto, perdendo aderenza e scivolando a 280 km/h. Nella caduta ho colpito dei cartelloni pubblicitari e uno di questi mi ha aperto lo stivale, lacerandomi la pelle e rompendomi il perone, oltre ad avermi lasciato diverse abrasioni e un ematoma enorme sul braccio”.

Petrucci: “Per fortuna sono rimasto sempre cosciente”


Sono scivolato per oltre centro metri arrivando quasi alla prima curva, ma restando vicinissimo al nastro d'asfalto e con la moto sul tracciato”, prosegue Danilo, ancora incredulo per l'accaduto. “Sono stato fortunato a sopravvivere e a restare cosciente per tutto il tempo, perciò ricordo tutto. Ero sdraiato con la faccia a terra cercando di respirare più aria possibile aspettando che arrivasse qualcuno, ma da una parte c'erano le moto che continuavano a passare e dall'altra una distesa d'erba senza nessun commissario”.

Ho capito che stavo sanguinando e che avevo bisogno di alzarmi, perciò ho aspettato che transitasse anche l'ultimo pilota e poi ho iniziato a cammiare verso la zona box fino a quando un ragazzo con un quad mi ha preso per portarmi al centro medico. Lì, ho scoperto che nessuno aveva visto l'incidente perchè pur essendo sulla linea del traguardo, non erano presenti telecamere di sicurezza”, conclude il pilota del team Warhorse HSBK Ducati, ancora visibilmente scosso da un episodio che farà discutere ancora a lungo a proposito della sicurezza nel campionato a stelle e strisce.

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