Moto2, Surra: "Lavorando in cantiere, capisco il privilegio di essere pilota"

Moto2, Surra: "Lavorando in cantiere, capisco il privilegio di essere pilota"

Alberto riparte dal FIM Moto3 European Championship: "Sono tornato a Torino, in famiglia e coi miei cari: Insieme a Luca Boscoscuro ottennemmo grandi risultati in Italia, possiamo fare ancora bene"

28.02.2023 ( Aggiornata il 28.02.2023 12:59 )

Giureremmo di aver visto un Alberto Surra così in forma e tirato circa due anni fa, forse tre. Il talento piemontese, reduce da un 2022 così così ma comunque importante in termini di esperienza maturata, ha lanciato la stagione prossima a partire, che si chiamerà FIM JuniorGP European Championship, una classe di mezzo di valore europeo e anche oltre.

Surra: Chi non lavora, non fa l'amore... in Moto2

La citazione del sottotilo è dedicata al Festival di San Remo edizione 1970, quando Celentano e la Mori vinsero, cantando un brano che fa scuola tutt'oggi anche in ragazzi curiosi e duttili come Alberto: "Sto facendo un gran lavoro di allenamento" attacca "seguendo le ottime indicazioni da Matteo Meneghetti, il mio preparatore atletico. Sono veramente contento dei momenti condivisi con lui, anche perché tornando a Torino, sono tornato a casa, in famiglia".

Tra l'altro, conti una ulteriore attività intrapresa.

"Sì, mi sono recato in cantiere edile con mio papà e i suoi fratelli, quindi, i miei zii (ride). Sono andato qualche mattina e ancora ci vado. La giornata è strutturata nella seguente maniera: sveglia alle 6, colazione a casa, caffè insieme al gruppo e cantiere. Io faccio mezza giornata, dando una mano e rendendomi utile. Ah, e di pomeriggio vado ad allenarmi, mica finisce lì".

Un programma particolarmente impegnativo.

"Impegnativo e formativo. Ho davvero capito cosa significhi stare in un ambiente familiare, dove sentirsi a proprio agio. Facendo quel lavoro, capisco che i piloti siano privilegiati. A me l'esperienza sta aiutando parecchio, infatti provo sensazioni e carica emotiva che avevo quasi dimenticato".

Moto2 da 765 a tre cilindri: cavalcatura adatta per Alberto

Perciò, dalla piccola monocilndrica Moto3 da 250 centimetri cubi, Surra passa a tre cilindri Triumph da 765. Prendendo im considerazione altezza e peso del pilota, la giusta scelta, per una serie di alto livello: "E' una categoria difficile, selettiva e competitiva. Affronterò avversari già esperti con motociclette di media e alta cilindrata, quindi so a cosa vado incontro. Detto ciò, sono convinto di ben figurare: a casa vado a girare con il motard el atri modelli, sicché arriverò preparato al campionato".

Cosa ti hanno lasciato quasi due anni completi di mondiale?

"La Moto3 iridata, esperienza dura ma formativa per me. In due anni ho imparato a soffrire, crescendo a livello mentale e caratteriale. Mi sento più forte di testa, perché nei momenti difficili ho dovuto tirare fuori quel quid in più. Sono andato avanti, capendo quali erori avevo commesso, perciò da evitare nel presente e nel futuro".

Parli di tempi, come accennavi poco fa.

"Certo. In pratica, ho ripreso il discorso interrotto circa due anni orsono. Mi sento davvero felice e motivato, pronto per ripartire in questa stagione 2023, nella quale mi sembra di rivere i bei vecchi tempi. Lo dimostra questo: insieme a Luca Boscoscuro corremmo nella PreMoto3 del Campionato Italiano Velocità, ottenemmo grandi risultati. Sono tornato a casa, in famiglia, con gente che tiene a me. E, con loro, voglio tornare al mondiale, stavolta Moto2".

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