Savadori - Pirro, battaglia tra i cordoli e... a parole

Savadori - Pirro, battaglia tra i cordoli e... a parole© Campionato Italiano Velocit

Una vittoria a testa nel CIV del Mugello per Lorenzo su Aprilia e Michele con la Ducati. Entrambi i piloti lamentano qualcosa dalle loro moto

07.07.2020 17:58

Savadori - Pirro, 1 a 1, Aprilia - Ducati 1 a 2: dopo il primo round dell’ELF CIV 2020 disputatosi al Mugello, Lorenzo su RSV4 e Michele con la Panigale V4 R si sono divisi le vittorie, anche se la Rossa ha piazzato anche Zanetti e Cavalieri sul terzo gradino del podio tra sabato e domenica, mentre Eddi La Marra con la seconda moto RSV4 non ha lottato per le migliori posizioni.

Meglio il pilota numero 32 o il campione in carica? Più prestante la moto veneta da 1100 centimetri cubi o la “MotoGP Superbikizzata” del pugliese numero 51? Difficile da dire, dovremmo sfidarli e guidarle entrambe nelle medesime condizioni di pista e gomme ma, nemmeno in quel caso, la risposta definitiva emergerebbe.

Ci affidiamo, quindi, ai numeri della pista e alle parole dei protagonisti. Già nel precampionato, l’introduzione della maggiorata Aprilia - con una cilindrata superiore di 100 unità rispetto alle rivali - aveva fatto discutere, perché ritenuta la quattro cilindri di Noale “avvantaggiata” dal nuovo regolamento.

L’anno scorso, però, in tanti puntarono il dito contro la V4 R, sia nella serie tricolore che in quella mondiale: Pirro e Bautista dominavano (lo spagnolo ad inizio stagione, poi ha collezionato errori non perdonati da Rea con la Ninja) mettendo rispettivamente due mani sul titolo italiano e una su quello SBK. Michele si fece incoronare, Alvaro incornare.

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Sempre nel 2019, Savadori ed il team Nuova M2 Racing riuscirono a battere il Barni in tre occasioni: doppietta di Imola, manche al Mugello Due. Al Santerno Pirro e la sua squadra non avevano potuto effettuare test di preparazione ed il motore Ducati non poteva fare la differenza.

Contrariamente, in Toscana la RSV patita nel lungo dritto, mentre la Rossa volava. Fu una pista in condizione miste ed il polso destro di Lorenzo a determinare il risultato.

Polso destro di Michele che ha determinato il risultato in nove occasioni, portando Barni al titolo finale. Meritatamente.

Pure meritata è la leadership provvisoria del cesenate: 45 punti contro i 25 del collaudatore DesmosediciGP. Il collaudatore della RS-GP ha vinto la prima manche del Mugello, approfittando dell’errore commesso dal rivale; il giorno dopo gli è giunto alle spalle, in seconda posizione.

Pirro è caduto all’ingresso dell’Arrabbiata Uno, inaspettatamente e, per fortuna, senza rimediare infortuni o ferite. Rimessosi in piedi, si è riscattato domenica, nel giorno del suo compleanno e con in testa il dolore per la scomparsa della moglie di Tardozzi.

Il gran lavoro di Nuova M2 Racing è stato apprezzato da Sava, che però si dice non ancora del tutto a posto: “Abbiamo bisogno di girare, perché la nostra moto va sviluppata e il decurtamento di 600 giri motore ci penalizza” ha precisato nel weekend del CIV un Lorenzo molto bravo e determinato. Ha risposto Michele:Il regolamento ci limita, perché tra zavorra aggiuntiva ed altre cose, l’equilibrio della V4 R è stato stravolto. e Loro hanno 100 centimetri cubi in più”. I due hanno fatto così più volte, in una botta - risposta simile a quello proposto tra i cordoli.

Andranno avanti sino a Vallelunga, stiamone certi. La cosa bella è che, nel parco chiuso, i due avversari si abbracciano e si scambiano i complimenti. Vinca il migliore.

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