CIV: Arianna Barale nel paddock a due mesi dall'incidente: “Tornerò più forte!”

CIV: Arianna Barale nel paddock a due mesi dall'incidente: “Tornerò più forte!”

La giovane pilotessa della Premoto3 ha riassaporato l’atmosfera delle corse trascorrendo due giorni all’Enzo e Dino Ferrari: “Bello essere tornata, non pensavo ad altro!”

07.09.2020 16:27

Ha gli occhi di una leonessa, Arianna Barale, quando la incontriamo nel paddock di Imola, dove si è presentata accompagnata dalla mamma e dal papà.

Ancora costretta su una sedia a rotelle, causa strascichi del drammatico infortunio ancora non completamente superato, la giovane piemontese colpisce per la sua grande voglia di tornare in moto. La situazione per lei è in netto miglioramento e tra un po’ di tempo potrà nuovamente camminare sulle sue gambe. Ma non è tanto questo il desiderio che anima lo spirito di questa giovanissima pilotessa, quanto quello di tornare a correre. Su una moto, ovviamente.

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"Felice di essere tornata"


I giorni della paura, del buio, del dolore sembrano ormai alle spalle per Arianna e le si legge negli occhi quanta passione abbia dentro, quanta voglia di tornare lì dove tutto si è interrotto in quel maledetto giorno di inizio luglio.

Tornare nel paddock, riassaporare quell’atmosfera, quei suoni, quegli odori di benzina ed ottani sono un toccasana per lei: “Sono davvero felice di essere qui - ci racconta Arianna che tradisce un po’ di imbarazzo e sorpresa nell’avere attorno tanta attenzione ed affetto - davvero non mi aspettavo questa accoglienza. Ringrazio tutti quelli che mi hanno accolto, gli amici, i giornalisti, la FMI e tutti gli addetti ai lavori”.

Com’è essere di nuovo in circuito?

“Mi mancava tanto, era l’unica cosa a cui pensavo”.

Torneresti a correre, magari il prossimo anno? 

Assolutamente - dice convinta - anche se per adesso devo ancora però attendere di finire la fisioterapia. Tornerò e sarò più forte di prima”.

Farai sempre la Premoto3?

Ancora non abbiamo deciso - interviene il papà Alberto - per l’anno prossimo si sta pensando alla SS300, dove i costi sono inferiori. Ma vedremo, anche sulla base del budget che avremo, gli sponsor…” 

L’augurio che tutti noi di Motosprint facciamo ad Arianna ed alla sua famiglia che tutta questa faccenda possa essere presto lasciata alle spalle. Che sia Premoto3 o SS300 non importa. L’importante è che quello sguardo, carico di passione, torni al più presto dietro la visiera di un casco.

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