CIV SBK: l'esperimento (riuscito) della stagione 2021

CIV SBK: l'esperimento (riuscito) della stagione 2021© GPAgency

Il campionato da poco concluso è stato il primo dell'era MoTec per la classe regina del campionato italiano. Un anno che ha gettato delle solide basi per il futuro della serie, con novità interessanti in vista del 2022

14.10.2021 ( Aggiornata il 14.10.2021 10:43 )

Lo scorso fine settimana, sul circuito di Vallelunga si è svolto l'ultimo round della stagione 2021 per il CIV Superbike, mandando in archivio il primo anno dell'era MoTec con tutte le moto equipaggiate con una centralina unica allo scopo di livellare le prestazioni ed aumentare lo spettacolo. Il risultato finale ha dato ragione al nuovo regolamento tecnico, nonostante si debba pensare al 2022 con la medesima voglia di migliorare.

Un 2021 da “pochi ma buoni”


Il campionato di quest'anno ha rappresentato una sorta di “anno zero” da cui partire in vista delle prossime stagioni e, una volta concluso, è arrivato il momento di tirare le somme, a cominciare dal fattore più importante: lo spettacolo offerto.

Il livellamento delle prestazioni tra i vari modelli e l'altissimo livello dei piloti e delle squadre presenti hanno fornito uno spettacolo emozionante in buona parte dei round disputati e, nonostante la vittoria in undici gare su dodici da parte del campione Michele Pirro, il risultato delle varie manche non è mai stato scontato. Basti pensare all'ultima gara andata in scena sul tracciato romano, il cui risultato si è deciso soltanto al photofinish, o alle grandi lotte di Misano tra lo stesso Pirro e Alessandro Delbianco.

Il rovescio della medaglia riguarda però il numero di moto presenti, ancora esiguo. A Vallelunga sono stati soltanto dodici i piloti a prendere parte alle gare, seppur tutti o quasi di altissimo livello, come dimostra il fatto che quasi tutti, in sella a buona parte dei modelli presenti, sono riusciti a salire sul podio almeno una volta nel corso della stagione.

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Buone prospettive per il 2022


E' però già tempo di pensare alla prossima stagione, che per la Superbike tricolore potrebbe essere un ulteriore passo in avanti sia per il numero di moto al via, sia per il livello dei piloti schierati dalle varie squadre. Durante l'ultimo round è stato infatti ufficializzato l'ingresso di Kawasaki con il team Black Flag, la cui Ninja ZX-10RR verrà portata in pista con buone probabilità da Bradley Smith, mentre Michele Pirro ha dichiarato di avere tutte le intenzioni di continuare a correre nella serie nazionale con Ducati.

Con il ritorno di Kawasaki e quello di Yamaha (il cui sviluppo in gara è già iniziato quest'anno arrivando anche sul podio con Niccolò Canepa) al fianco delle già presenti Ducati, Aprilia, BMW, Honda e Suzuki, l'anno prossimo il CIV potrebbe essere l'unico campionato nazionale del mondo ad avere in griglia tutte le supersportive attualmente presenti sul mercato. Una buona notizia che fa ben sperare per il futuro del motociclismo italiano di alto livello.

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