CIV: la storia di Nicolò Castellini, studente in settimana, pilota nel weekend

CIV: la storia di Nicolò Castellini, studente in settimana, pilota nel weekend

"Dopo il 2012 nella Rookies Cup la mia strada è stata in salita, poi il fuoco si è riacceso dentro di me" ci ha raccontato il futuro pilota Extreme Racing Service 

23.11.2022 ( Aggiornata il 23.11.2022 14:41 )

Nicolò Castellini è uno dei più interessanti talenti del panorama motociclistico nazionale e chi vi scrive lo afferma con cognizione di causa, avendo seguito il giovane lombardo fin dai tempi della Pirelli Cup. Correva l’anno 2021, Castellini vinceva la classe 600 del Trofeo col Team SpeedOne e fu allora che la sua carriera ebbe un nuovo slancio, fino all’esperienza con il King Racing Team nel National Trophy 2022.

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Castellini, dal National Trophy al CIV 


Nel NT 600 Nicolò ha colto due vittorie e altri tre podi, risultati che gli hanno consentito di terminare il campionato al secondo posto dietro Roberto Farinelli. Le sue prestazioni hanno attirato l’attenzione dell’Extreme Racing Service per la stagione 2023, anno in cui Castellini approderà in pianta stabile nel CIV SS600. Un salto che ripaga gli sforzi di Nicolò, protagonista di un percorso agonistico non semplice ma comunque gratificante.

Sono molto felice perché approderò in uno dei team di riferimento della categoria, che sicuramente punta a tornare in alto nel 2023 – le parole di Castellini - ho avuto già modo di completare qualche giro in sella alla MV Agusta F3 800 che guiderò l’anno prossimo, ho potuto anche conoscere alcuni componenti della squadra: il primo approccio è stato magnifico”.

Nella prossima stagione Nicolò avrà Luca Ottaviani come compagno di box, uno dei piloti più veloci ed esperti della categoria: “Sono contento di averlo come compagno, è una persona dai grandi valori, confrontarmi con lui non può che aiutarmi a crescere” le parole di Castellini, deciso a far bene nella Supersport 600. “Non ho mai pensato a fare un altro anno nel contesto National Trophy perché ho sempre puntato ad arrivare al CIV. Il motivo è semplice: il mio obiettivo è imparare, migliorare, misurarmi in contesti differenti e di certo correre contro i piloti della Supersport 600 mi permette di salire di livello, capire qual è il mio limite. Il bilancio della stagione nel National Trophy è comunque positivo, specie considerando che avevo definito i miei programmi solamente 10 giorni prima dell’inizio della stagione. Ci tengo a fare i miei complimenti a Farinelli per la vittoria finale: il mio ‘zero’ al Mugello ha chiuso il campionato, ma pazienza, preferisco essere in credito con la fortuna nel prossimo futuro”.

Il percorso: la Rookies Cup, poi gli Scooter


L’approdo in Supersport rappresenta quindi una grande soddisfazione personale per Castellini che, dopo un periodo difficile seguito alla partecipazione alla Red Bull Rookies Cup nell'anno 2012, aveva quasi deciso di mollare le corse.

“Vengo da un percorso particolare, ma ho incontrato persone che hanno creduto in me e mi hanno permesso di arrivare fino a qui” ci ha raccontato il 25enne lombardo, prima di ripercorrere le tappe della sua carriera. “La stagione 2012 nella Rookies Cup è stata una figata, mi ha formato sia come pilota che come uomo, ma serve un’adeguata preparazione per affrontare un campionato del genere. Non conoscevo le piste, non potevo allenarmi quanto desideravo e, come se non bastasse, la pioggia condizionò ogni weekend di gara, situazione non ideale per cui vuole imparare. In quella stagione colsi un’incredibile pole position al Sachsenring, ma ricordo bene anche la prima fila conquistata a Misano. In quella stagione mi sono confrontato con piloti del calibro di Florian Alt, Jorge Martin, Lorenzo Baldassarri, Stefano Manzi, Phillip Ottl, Karel Hanika, Livio Loi. Rimane un’esperienza da cui ho imparato tanto ma che ha rappresentato un crocevia della mia carriera”.

Infatti dopo quella stagione Castellini non fu riconfermato e non gli rimase altra scelta che correre tra gli scooter, più come semplice passatempo che come impiego primario: “Nelle minimoto avevo già corso come pilota Polini e, quando non sono stato riconfermato nella Rookies, ho colto la possibilità di correre con loro tra gli scooter. Vi ho corso fino al 2019, solo come hobby, mi era quasi passata la voglia, infatti preferì concentrarmi sugli studi, sulla maturità e così via. Ma una cosa tira l’altra e, nel 2020, mi hanno convinto a riprovare a correre tra le ruote ‘alte’ e adesso sento vivo il fuoco dentro di me. Anzi: il fuoco non si è solamente riacceso, ma è più forte di prima”.

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