EWC, Aoki si ritira a 51 anni: “Mi sono sentito un pilota fino alla fine”

EWC, Aoki si ritira a 51 anni: “Mi sono sentito un pilota fino alla fine”© GPAgency

Domenica ricca di emozioni per Nobuatsu, che ha appeso il casco al chiodo al termine della 8 Ore di Suzuka, davanti ai fratelli Takuma e Haruchika

08.08.2022 ( Aggiornata il 08.08.2022 14:44 )

Con la conclusione della 8 Ore di Suzuka 2022, vinta dal team ufficiale HRC dopo un vero e proprio dominio, è terminata anche la carriera di un pilota di caratura mondiale quale Nobuatsu Aoki. L'ormai 51enne giapponese dai trascorsi nel Motomondiale ha infatti corso con la Suzuki GSX-R1000 del team Teramoto la celebre maratona del Sol Levante, per poi appendere il casco al chiodo una volta conclusa in un weekend davvero speciale sia per lui che per la sua famiglia.

Oltre a “Nobu” erano infatti presenti anche i fratelli Takuma e Haruchika, che hanno partecipato alla cerimonia con interviste e parade lap davanti ai numerosi appassionati presenti sulle tribune di uno dei tracciati più iconici del Giappone e non solo. La gara si è poi anche conclusa in maniera positiva per Aoki, che in equipaggio con Koji Teramoto e Kazma Tsuda ha centrato la quarta posizione tra le moto in configurazione Stock, nonché la 18esima assoluta.

La difficoltà di dire “basta”


Uno dei momenti più intensi e difficilmente dimenticabili di questa 8 Ore è stato senza dubbio quello del rientro ai box di Nobuatsu. Passata da poco la sesta ora di gara, il pilota di Shibukawa ha concluso il proprio ultimo stint lasciando la Suzuki nelle mani dei compagni di squadra e, una volta entrato all'interno del box, non è riuscito a trattenere le lacrime andando poi nuovamente a salutare il pubblico, visibilmente emozionato.

Una scena che ha confermato quanto sia difficile per un pilota concludere una lunga carriera ad alto livello in cui le moto e i circuiti sono stati parte integrante della propria vita. Aoki ha inoltre trasmesso la propria emozione anche nelle proprie parole: “Non posso far altro che ringraziare tutti i tifosi e gli appassionati giapponesi e non, che mi hanno sempre supportato in giro per il mondo. Mi sono goduto quest'ultima gara e mi sono sentito un pilota fino alla fine, spingendo al massimo anche nel mio stint conclusivo, ma ora è tutto finito”.

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