Gino Rea: “Volevo piangere ieri durante il giro di pista”

Gino Rea: “Volevo piangere ieri durante il giro di pista”© GPAgency

ESCLUSIVA | Il campione del mondo 2022 dell’EWC si racconta ai nostri microfoni dopo il Parade Lap di ieri, in vista di un possibile rientro in pista a tempo pieno

16.04.2023 ( Aggiornata il 16.04.2023 11:51 )

Nella domenica mattina della 24h di Le Mans abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Gino Rea, ospite speciale della gara ed autore del Parade Lap ieri prima della partenza. Con Gino abbiamo parlato del suo stato di salute, del ritorno in pista e del suo futuro nel Mondiale

Gino, come stai e come sta procedendo il tuo recupero?

La parte più importante del recupero è stata completata. Sono fortunato di riuscire ad allenarmi ogni giorno e sono stato fortunato per essere riuscito a guidare settimana scorsa a Cartagena nel track day, perché il team medico non si aspettava che recuperassi così velocemente. Le aspettative non erano così alte ma ero positivo. La mia forma fisica prima dell’incidente era molto alta ed ha aiutato nel processo di recupero. Ci è voluto del tempo ma relativamente all’incidente il recupero è stato veloce. Sono fortunato ad essere riuscito a venire a vedere la gara.”

Quanto sono stati emozionanti i due giri di Cartagena?

L’esperienza di Cartagena è stata incredibile. Quando sono riuscito a guidare bene, a mettere di traverso la moto e a mettere giù il gomito mi sono sentito di nuovo “me”. E’ stata una bella sensazione. Più emozionante però è stato il Parade Lap di ieri, quando sono arrivato alla seconda o terza curva volevo piangere dentro al casco per il supporto dei tifosi, di tutti i team e dei piloti quando ero sul rettilineo di partenza che è stato incredibile. Quando corri senti vedi tutta la gente, ma quando fai un Parade Lap vedi e senti tutti quelli che fanno il tifo per te.”

Gino Rea in pista

Ti ricordi qualcosa dell’incidente?

Non mi ricordo nulla. Dopo l’incidente sono rimasto in coma per una settimana e al mio risveglio mi hanno portato in terapia intensiva per 5-6 settimane in Giappone e non mi ricordo niente. Ho dato una gran botta e penso che delle volte sia meglio non ricordare nulla perché se ti ricordi qualcosa di un incidente del genere non torni più in pista. Non mi serve sapere altro dell’incidente perché quella parte della pista è pericolosa e non so se hanno fatto qualcosa per modificarla. Da quello che so è la zona dell’incidente mortale di Kato e non so nulla dell’incidente che ha avuto. Non credo abbiano fatto molto per renderla sicura se ho avuto un incidente nello stesso punto.”

Kato ha avuto un problema al ride-by-wire, come Stoner nel 2015

Stoner è stato fortunato a non avere gravi conseguenze in quell’incidente all’Hairpin

Quando ti rivedremo in pista?

Non posso darti una data certa, tornando indietro ad un mese fa i medici mi avrebbero dato dai 6 giorni ai due anni di riabilitazione perché non sapevano in quanto tempo il cervello si sarebbe riparato. Ho fatto progressi di settimana in settimana, allenandomi duramente a casa per velocizzare la riabilitazione. Quando mi sentirò davvero pronto, sarò di nuovo in pista.”

Qual è stata la tua prima reazione quando hai debuttato in EWC?

Per me l’Endurance è uno dei migliori campionati del mondo, il paddock è uno dei migliori nei quali stare. Le prime gare sono state difficili perché il team non aveva tanta esperienza, sono riuscito a mostrare il mio potenziale fino a poi diventare campione.”

Sei campione nonostante due gare saltate, qual è la sensazione?

Il lavoro duro è stato fatto, gli unici podi li abbiamo fatti quando ero in pista, sia a Le Mans che a Spa. Comandavamo quelle gare fino ai problemi tecnici, volevamo vincerle. Per il resto dovevamo solo prendere punti per il campionato. E’ stata una questione di lavoro di squadra nei test per sviluppare la moto e il lavoro ha pagato.”

Il tuo futuro è qui nell’EWC

Al momento sì, ecco perché voglio tornare in pista il prima possibile. Voglio vincere e lottare per il titolo Mondiale.”

EWC Q&A Gino Rea

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